“Conte e l’Inter sono pronti a dirsi addio entro 48 ore”. Secondo La Gazzetta dello Sport, il matrimonio tra il club nerazzurro e il tecnico salentino è davvero giunto ai titoli di coda. L’annuncio ufficiale della separazione è atteso a breve.
Alla base della decisione la distanza tra i piani attuali dell’Inter e di Suning e l’ambizioni di Conte che, dopo lo Scudetto, non vede margini di crescita nel progetto nerazzurro. La società vuole ovviamente restare ad alti livelli, ma la crisi economica dettata dalla pandemia ha costretto la proprietà prima a chiedere un sostanzioso prestito appena ottenuto e poi a rivedere i conti e farli tornare attraverso cessioni, plusvalenze, risparmi, tagli, contenimento costi e diminuzione del monte ingaggi.
L’Inter dovrà chiudere il prossimo mercato con un bilancio attivo importante, con ogni probabilità sarà costretta a cedere uno dei suoi big per una plusvalenza che si avvicini ai 100 milioni di euro, ed è chiamata a ridurre il monte ingaggi del 15-20%. Conte è stato sempre chiaro e più volte ha sottolineato che non avrebbe accettato tutto ciò.
La società sarebbe stata felice di proseguire con lui, ma ha riconosciuto con onestà di non poter garantire nell’immediato il progetto che gli aveva prospettato due anni fa. Suning è comunque pronto a riconoscergli una giusta ricompensa che sarà valutata economicamente nelle prossime ore, per lasciarsi senza rancori.
Chi al suo posto? Secondo la Rosea sono 4 i nomi potenzialmente affiancabili alla panchina dell’Inter. Il primo è ovviamente quello di Max Allegri, che Marotta aveva già sondato lo scorso anno. Il secondo è Maurizio Sarri, ma tra le incognite c’è quella della tipologia di squadra che Conte ha formato e forgiato che non sembra adatta alle idee sarriane. Il terzo è Sinisa Mihajlovic, ex nerazzurro, tante volte contattato dall’Inter, grinta e carattere in stile contiano. Infine, staccato, Simone Inzaghi che oggi potrebbe dire addio alla Lazio.
Chi verrà sacrificato sul mercato? Si va da Hakimi, che piace al Psg, a Lautaro che ha estimatori in Spagna, fino a Lukaku che alcuni club inglesi, tra cui il City, riporterebbero volentieri in Premier. Compito dell’Inter convincere i big a credere ancora in un progetto che vedrà il ritorno di alcuni giovani dati in prestito, da Agoumé a Salcedo, per completare la rosa di elementi con ingaggi sostenibili.
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