André Onana sta già prendendo confidenza con i nuovi tifosi del Manchester United. A Milano, nel frattempo, è finalmente sbarcato il suo erede: l’esperto Yann Sommer è il nuovo portiere nerazzurro dopo una lunga telenovela. Si apre allora il dibattito: l’Inter si indebolisce con questa operazione? Se sì, di quanto?
Mettiamo alcuni dati dell’ultima stagione a confronto, ricordando che Onana ha giocato tutto l’anno con l’Inter mentre Sommer nella prima parte di stagione ha difeso i pali del Borussia Moenchengladbach (decimo a fine Bundesliga) e poi è passato al Bayern Monaco per sostituire l’infortunato Neuer.
André Onana | Yann Sommer | |
Età | 27 | 34 |
Altezza | 1,90 | 1,83 |
Partite giocate | 41 | 36 |
Gol subiti | 36 | 45 |
Errori | 1 | 2 |
Clean sheet | 19 | 11 |
Passaggi lunghi | 7,24 (46,9%) | 4,86 (45,3%) |
PSxG-GA* | 0,13 | 0,13 |
Palloni toccati a partita | 43,81 | 48,03 |
Qualche settimana fa sul nostro sito e sul nostro canale YouTube abbiamo pubblicato un’analisi nella quale siamo andati ad analizzare in profondità le statistiche per individuare il miglior erede possibile di Onana secondo i dati. Come in quell’occasione, ribadiamo che statisticamente Sommer emerge come uno dei portieri low cost più “sovrapponibili” alle caratteristiche di Onana.
Soprattutto nel gioco coi piedi, dove addirittura tocca a partita più palloni del camerunese ma con meno lanci lunghi a partita (anche se con una percentuale di precisione praticamente identica a quella dell’ormai ex nerazzurro). In generale, dunque, Onana è stato più spesso una catapulta per innescare gli attaccanti, mentre Sommer tende più a gestire il pallone con i difensori e i centrocampisti deputati alla costruzione e alla verticalizzazione. Quando serve però non si fa pregare per andare in profondità e l’ex compagno Thuram, pronto a ritrovarlo alla Pinetina, ne sa qualcosa. Lo svizzero, però, si prende spesso dei rischi che a differenza di Onana, che quest’anno è stato praticamente quasi perfetto, lo hanno indotto a commettere degli errori.
Come stile di gioco, infatti, Sommer è addirittura mediamente più portato a giocare fuori dall’area di rigore per proporsi come supporto in fase di costruzione ai propri difensori. Non che Onana non lo facesse, anzi, ma nell’ultimo anno le heatmap mostrano che lo svizzero è stato spesso in posizione più alta fuori dall’area di rigore. E non solo con il Bayern Monaco, dovrebbe potrebbe sembrare normale, ma anche con il Borussia Moenchengladbach.
Dal punto di vista dell’efficacia tra i pali il dato Post Shot Expected Goals – gol subiti, uno dei più importanti da considerare poiché non direttamente influenzato anche dal contesto di squadra, è praticamente identico. Anche se c’è la componente anagrafica da considerare: Onana può ancora crescere, mentre Sommer vista anche la statura non elevatissima deve fare molto affidamento sui riflessi e sull’anticipo della parata. Andando per i 35 anni può perdere qualcosa in termini di freschezza atletica e, quindi, pagarne maggiormente le spese tra i pali.
In definitiva è sempre bene ricordare una considerazione semplice quanto sostanziale: il prezzo di mercato tendenzialmente segue il valore tecnico del calciatore e dunque di fronte alla cessione per 55 milioni di euro che ne fa il terzo portiere più costoso nella storia del calcio, qualsiasi sostituto rappresenta un passo indietro sulla carta. Altrimenti lo United avrebbe potuto risparmiare andando direttamente su Sommer, che però sembra il profilo giusto per… “cadere in piedi” nell’immediato. O almeno un colpo che ha una sua logica. Anche se in ottica progettuale e di medio termine, servirà poi altro.
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