Conte-Dzeko, storia di un amore proibito: come giocherebbe il bosniaco all’Inter
Un centravanti atipico, diventato un vero e proprio regista per le sue qualità unicheE’ inevitabile che un calciatore lungo la propria carriera viva di fasi diverse, soprattutto quando superati i 30 anni spesso il fisico non è più in grado di rispondere come prima. E’ a questo punto che bisogna quindi riadattarsi, sfruttare l’esperienza e convertirla in intelligenza tattica. Cristiano Ronaldo ed Ibrahimovic ne sono un esempio assoluto, hanno perfettamente ascoltato i segnali lanciati dal proprio corpo, si sono dovuti in un certo senso reinventare rinunciando a qualità che li esaltavano in passato per continuare ad essere letali come sempre in zona gol.
Un calciatore che già da qualche stagione ha preso una strada ben precisa sotto questo punto di vista è Edin Dzeko. Al giorno d’oggi chiedere al bosniaco di lottare per la classifica marcatori risulta davvero complicato, perché il suo ruolo all’interno della Roma si è decisamente evoluto. L’ex Manchester City è probabilmente il miglior regista offensivo al mondo, grazie ai suoi movimenti ad aprire gli spazi e alla sua intelligenza tattica – semplificata da una fisicità che lo rende a tratti immarcabile – è diventato un calciatore chiave nell’esaltare le qualità dei compagni.
L’esplosione dei trequartisti giallorossi in questa stagione non può assolutamente essere un caso e guai a criticare Dzeko per i pochi gol segnati in stagione se non si considerano quelli favoriti ai compagni. Conte, che di bomber in squadra si ritrova già Romelu Lukaku e Lautaro Martinez, sa perfettamente che l’arrivo del bosniaco – secondo La Gazzetta dello Sport offerto all’Inter in uno scambio di prestiti con Eriksen – darebbe al suo attacco quella pedina mancante, quel giocatore che il tecnico leccese insegue sin dalle stagioni trascorse al Chelsea.
In un match come quello di ieri contro una squadra molto raccolta in difesa come l’Udinese, Dzeko sarebbe divenuto la principale valvola di sfogo per il gioco della squadra, per sfruttare la sua abilità nel gioco aereo ed esaltare la velocità in profondità sia di Lukaku che di Lautaro Martinez. Un centravanti atipico, il bosniaco, che in coppia con il belga metterebbe in difficoltà quasi tutte le squadre del nostro campionato, che hanno fin qui dimostrato di soffrire particolarmente i calciatori con un fisico particolarmente possente.
L’Inter e Dzeko sono già stati vicini sul mercato nel 2019, quando al suo arrivo ad Appiano Gentile Conte spinse fortemente per averlo. Nonostante il lungo corteggiamento, alla fine i due club non riuscirono a trovare l’accordo e il bosniaco decise di rinnovare con la Roma. Oggi sono cambiate parecchie cose, a partire dalla situazione economica di Suning che al momento resta l’ostacolo più grande per la finalizzazione di uno scambio con Eriksen, ma di certo la stima reciproca tra Conte e Dzeko -che potrebbe fare davvero la differenza – è rimasta quella di sempre. Che sia lui il colpo scudetto dell’ultimo minuto?
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