Joaquin Correa è ormai da più di un anno fuori dai progetti tecnici dell’Inter di Simone Inzaghi. L’attaccante argentino è stato ceduto nella scorsa stagione in prestito al Marsiglia, ma il mancato riscatto ha portato il Tucu a ritornare un giocatore nerazzurro dallo scorso 1° luglio.
La sua situazione è particolarmente complessa, vista la scadenza contrattuale al 30 giugno 2025 che rende impraticabile la strada del prestito. Le opzioni sono due, quindi: o cessione o rescissione anticipata del contratto. Calcio e Finanza fa il punto sulle cifre.
Nel primo caso, all’Inter servirebbe un’offerta da almeno 8,5 milioni di euro perché tale è il suo valore a bilancio, in modo da non incorrere in una minusvalenza per il giocatore acquistato dalla Lazio nell’estate 2021. Se Giuseppe Marotta e Piero Ausilio riuscissero a compiere quella che sta diventando un’impresa, la società di Viale della Liberazione risparmierebbe anche sull’ammortamento nella nuova stagione una cifra pari – ancora – a 8,5 milioni.
In caso di risoluzione consensuale del contratto, invece, questa impatterebbe sui conti dell’Inter per il bilancio 2023-24, generando una svalutazione da circa 8,5 milioni di euro. Visto che le previsioni nerazzurre sull’esercizio chiuso al 30 giugno sono di un passivo da poco più di 40 milioni, la rescissione di Correa farebbe lievitare il rosso ad almeno 50 milioni. Rimarrebbe, tuttavia, il risparmio sull’ammortamento per la stagione 2024-25, ma anche sull’ingaggio del giocatore, pari a circa 6,4 milioni lordi. Bisogna considerare, però, che una parte di questa somma verrebbe presumibilmente utilizzata per versare la buonuscita al giocatore e concordare l’addio anticipato.
Al momento, su Correa sono stati registrati gli interessi di Lazio, Siviglia, River Plate, Aek Atene, oltre a club dell’Arabia Saudita e della Turchia. Tuttavia, all’Inter non è mai pervenuta un’offerta ufficiale e ci si è fermati alle discussioni con il suo procuratore Alessandro Lucci.
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