Con la cessione di Romelu Lukaku al Chelsea ormai praticamente certa, l’Inter deve per forza di cose trovare un sostituto o, meglio ancora, 2, così da trovare un titolare ed un terzo da ruotare con i primi due nelle gerarchie. I problemi logistici rischiano però di essere diversi. Prima di tutto il poco tempo rimasto nella finestra di mercato per intavolare trattative di un certo tipo. In secondo luogo le cifre enormi di questa sessione, nonostante tutti piangessero la crisi e paventassero un mercato al risparmio post covid, anche per nomi di secondo piano. Infine, nonostante Lukaku verrà ceduto per 130 milioni di euro, quando effettivamente verrà destinato al calciomercato?
Il fulcro è tutto nel terzo punto. Chiaramente i nerazzurri, ma nessun club in generale ora come ora, indirizzerebbe completamente la cifra al reinvestimento. A questo va aggiunta la percentuale che ha ancora il Manchester United sulla rivendita del calciatore, di circa il 5%. Allo United spettano poi ancora 55 milioni di euro, pattuiti due anni fa con un pagamento a rate ma che l’Inter potrebbe voler saldare immediatamente per chiudere definitivamente il capitolo e non avere più oneri nei confronti degli inglesi.
I nomi dei papabili, come evidenziato anche questa mattina da La Gazzetta dello Sport, sono veramente tanti, alcuni più improbabili di altri. I più credibili sono quelli di calciatori già presenti in Serie A e graditi a Simone Inzaghi: Zapata, Vlahovic, Correa, Raspadori, Scamacca e Petagna. Dietro le quinte però ci sarebbero anche attaccanti come Sardar Azmoun dello Zenit o Jovic del Real Madrid.
Per caratteristiche, potenziale e soprattutto età, il prospetto migliore tra questi, se se ne potesse prendere solamente uno, sarebbe sicuramente Dusan Vlahovic della Fiorentina. Rocco Commisso tuttavia non sembra intenzionato a lasciare partire facilmente il proprio gioiello, anzi, vorrebbe cederlo, possibilmente ad un prezzo ancora maggiore, nel 2022. Dai 40 milioni di valore preventivato inizialmente, il giovane attaccante ora viene valutato almeno 60 dalla dirigenza viola, una cifra che intaccherebbe quasi totalmente il budget che verrebbe investito da parte dell’Inter.
Starà, come al solito, a Beppe Marotta cercare di fare magie con quanto a disposizione, ma certamente il tempo a disposizione stringe. Raccogliere una eredità come quella di Lukaku sarà difficile, quasi impossibile: chi sarà il nuovo perno dell’attacco nerazzurro? E soprattutto, quanto si potrà spendere dei 130 milioni incassati? Forse solo 40 milioni…
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