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Eriksen-Paredes, lo scambio di prestiti è ora un ‘pochettino’ più vicino: ecco il motivo dell’accelerata

L’arrivo di Mauricio Pochettino al Paris Saint-Germain scalda la pista parigina per il futuro di Christian Eriksen. L’Inter, ormai è noto, è intenzionata a cederlo perché non lo ritiene funzionale al calcio di Antonio Conte. Caratteristica che, invece, considera calzante per quel che riguarda Leandro Paredes. Se la soluzione di mercato che prevede lo scambio a titolo definitivo appare complicata, potrebbe esserlo decisamente meno quella relativa ad uno scambio di prestiti. E l’assist decisivo, spiega La Gazzetta dello Sport, arriva dal Decreto Crescita.

Christian Eriksen, Getty Images

Tra le leggi italiane, infatti, è presente anche questa forma di agevolazione fiscale per tutti coloro che, dall’estero, si trasferiscono in Italia per vivere e lavorare. La norma, però, prevede che la persona resti stabile nella penisola per almeno due anni, ed è proprio questo il cavillo che complicherebbe i piani per un addio definitivo di Eriksen. Se questo si concretizzasse, sia il danese che l’Inter non potrebbero godere degli sgravi fiscali e dovrebbero invece pagare l’intera tassazione prevista.

La soluzione al problema potrebbe quindi essere lo scambio di prestiti: trasferendosi in questo modo, Eriksen potrebbe coprire l’intero secondo anno di permanenza previsto e non perdere le agevolazioni. Ad ogni modo però, per evitare brutte sorprese dell’ultimo minuto, un agente FIFA sta continuando a lavorare per trovare anche un’eventuale soluzione in Inghilterra per l’ex Tottenham. Arsenal e West Ham sono in pole.

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Simone Frizza