ESCLUSIVA – Accardi (agente Fifa): “Modric? Un affare al fotofinish. Il Real Madrid ha già il sostituto”
Il noto procuratore si sofferma anche sul futuro dell'ex nerazzurro Mbaye: "È un punto fermo del Bologna"L’Inter è al lavoro per realizzare il sogno Luka Modric e mettere la ciliegina sulla torta di un mercato che potrebbe definirsi “stellare”. Il croato è la pedina che renderebbe ancor più competitivo lo scacchiere di Luciano Spalletti. Ad analizzare quello che potrebbe essere la realizzazione di un capolavoro ad opera di Piero Ausilio e di tutta la dirigenza dell’Inter, dopo i vari de Vrij, Nainggolan & co., interviene ai microfoni di Passioneinter.com, l’agente FIFA Beppe Accardi, peraltro procuratore dell’ex Inter Ibrahima Mbaye.
Quante probabilità ci sono che si concretizzi l’affare Modric-Inter? “Secondo me sarà un’operazione che si deciderà negli ultimi giorni di mercato. Il confronto con Florentino Perez sarà fondamentale per definire il futuro del calciatore. Vendere due top player in poco tempo creerebbe dei mugugni nell’ambiente madridista, però Il Real Madrid ha comunque un’opportunità di incassare una cifra importante per un giocatore quasi 33enne e reinvestirla su un altro top player”.
Può essere Kovacic il “sostituto” di Modric?
“Kovacic È un ottimo giocatore, vuole giocare di più e potrebbe essere lui il sostituto. Anche qui la volontà del giocatore e le opportunità che gli verranno date saranno fondamentali. Se i giornali ne parlano della possibilità di Modric all’Inter vuol dire che qualcosa di vero c’è, non sarebbe solo di natura mediatica. Evidentemente i nerazzurri sanno che c’è la possibilità reale di provare a prenderlo”.
Mbaye ha rinnovato con il Bologna, futuro in rossoblù?
“Ibra è un punto fermo nel Bologna, ha rinnovato il contratto da poco, quindi rimarrà certamente in rossoblù”.
LEGGI ANCHE — L’Inter continua ad aspettare Modric: ecco cosa sta per succedere
Tutte le news sull’Inter in tempo reale: iscriviti al canale Telegram di Passioneinter.com
HIGUAIN INFIAMMA IL DERBY E SFIDA ICARDI: “OVVIO CHE…”