Fu la trattativa più importante della finestra estiva di calciomercato 2009/2010. Zlatan Ibrahimovic al Barcellona, Samuel Eto’o all’Inter con una valigetta di quasi 50 milioni di euro. Il resto è storia. L’ex attaccante camerunense, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, ha rivelato i retroscena del suo arrivo all’Inter.
Ecco le sue parole: “Moratti mi chiamò e in un francese perfetto mi disse: “Eto’o, si fidi: lei all’Inter si troverà benissimo, diventerà come casa sua”. Aveva ragione. Chi mette il rapporto umano davanti a qualsiasi altra cosa per me è come un dio. In terra, appunto”.
E poi Mourinho: “Cosa fece? Molto semplice, mi mandò una foto della maglia dell’Inter con il numero 9: ‘E’ la tua: ti aspetta'”.
Il retroscena sul contratto: “Per me l’idea di partecipare alla sfida di un ambiente pieno di aspettative faceva la differenza, ma c’era anche una differenza importante fra la proposta dell’Inter e quello che chiedevo io. Quando incontrai Moratti, Branca e i dirigenti che parteciparono alla trattativa, ad un certo punto stupii tutti: ‘Trasformiamo questa differenza in bonus di squadra, se vinciamo la Champions nei prossimi due anni’. Dieci mesi dopo eravamo campioni d’Europa”.
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