Benjamin Pavard, secondo le notizie delle ultime ore, è ormai pronto a diventare un nuovo giocatore dell’Inter. Trovata l’intesa con il Bayern Monaco. Il difensore francese di proprietà del Bayern Monaco che era stato già cercato lo scorso gennaio, quando Milan Skriniar sembrava in procinto di trasferirsi al PSG in anticipo rispetto alla naturale scadenza del contratto.
L’allora dirigente dei bavaresi, Hasan Salihamidzic, parlò di “un’offerta finanziariamente interessante”, quasi certamente proveniente proprio dall’Inter. Ma l’effetto domino in difesa non si completò. Ora a distanza di sei mesi, l’operazione sta per andare in porto. Che giocatore è Pavard? Ve lo presentiamo nel nostro consueto identikit.
Nato il 28 marzo 1996, alto 1,86, è cresciuto nel settore giovanile del Lille da cui è approdato in prima squadra attirando l’attenzione dello Stoccarda che nel 2016, nonostante la stagione in B tedesca, decise di effettuare un investimento importante da 5 milioni per un calciatore che non stava ancora esplodendo. In Germania si consolida meritando la chiamata della nazionale francese di cui diventa un titolare anche nel Mondiale vinto nel 2018 e attirando poi l’attenzione del Bayern Monaco che spende 35 milioni per acquistarlo nel 2019.
Il Mondiale è stato uno dei punti più alti della sua carriera, ma anche un… “problema”. Nel senso che le ottime prestazioni ed un gran gol rimasto nella storia della competizione lo hanno bollato come terzino/laterale e lì è stato impiegato principalmente anche negli anni a venire, quando in realtà Pavard si sente e vuole essere un vero e proprio difensore. Anche questo sarebbe uno dei motivi che lo sta spingendo a non rinnovare con il Bayern e valutare l’addio.
Potremmo dunque definire Pavard un difensore prestato al ruolo di terzino. Per fare un paragone con un calciatore dell’Inter, può avere delle caratteristiche in comune con Alessandro Bastoni nel modo di interpretare il ruolo, ma con alcune differenze sostanziali:
Ovviamente ciò è dovuto anche al modo in cui gioca il Bayern e di conseguenza come viene impiegato.
Dalla sua ha una grande fisicità e l’impostazione da difensore centrale, balza all’occhio soprattutto per la bravura nelle letture difensive: sa leggere le azioni e intervenire facendosi trovare al posto giusto al momento giusto, tende a giocare più sull’anticipo piuttosto che nel duello fisico, dove comunque se la cava bene. In generale è piuttosto difficile da saltare (tra i migliori dell’ultima Bundesliga per contrasti vinti, tra i primi per passaggi a partita).
Tende ad alzarsi molto anche col pallone al piede e, come detto, ha anche la tendenza a venire a giocare nella parte più centrale del campo: cosa che faceva anche Skriniar, Pavard lo fa in modo più qualitativo. Per questo è molto coinvolto come fonte di gioco.
Aggiungiamo al pacchetto una grande esperienza maturata tra Nazionale e club ed abbiamo il prototipo di un potenziale grande colpo.
Alcuni numeri dell’ultimo anno solare in confronto agli altri difensori dei top 5 campionati europei:
Possibili contro?
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