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Il nuovo Dimarco che sogna Zanetti: “Ho sempre tifato Inter”

C’è un giovane interista che, partito in prestito la scorsa estate, si sta mettendo particolarmente in luce. Il suo nome, che negli ultimi giorni è stato accostato al Genoa come possibile contropartita dentro l’affare Gudmundsson, viene costantemente monitorato dagli osservatori dell’Inter.

Stiamo parlando di Mattia Zanotti, terzino destro volato un anno fa in prestito al San Gallo. Con la formazione svizzera il classe 2003 sta vivendo una stagione da assoluto protagonista, la prima lontana dalla maglia nerazzurra. Due gol e quattro assist in campionato per l’esterno che ha già esordito nel 2021 con la prima squadra dell’Inter e che sogna un giorno di poterci tornare ripercorrendo le orme di Federico Dimarco.

Intervistato da gianlucadimarzio.com, Zanotti ha rivelato da dove nasce il suo interismo: “La mia famiglia ha sempre tifato Inter e mi hanno passato questa passione. La prima volta che sono entrato al centro sportivo avevo 14 anni, mio papà era quasi più emozionato di me. In primavera ho avuto Chivu come allenatore. Mi ha insegnato tanto. Faceva il mio ruolo, gli ho sempre chiesto tanti consigli: è un bravo allenatore, trasmette tanta grinta”.

IDOLO – “Zanetti è il mio idolo, viverlo ogni giorno come vice presidente fa un effetto incredibile. In prima squadra mi prendevano in giro per la somiglianza del cognome. E quindi hanno iniziato a chiamarmi ‘Trattore’”. 

PRIMA SQUADRA – “La sera prima mi aveva avvertito il team manager della Primavera. E’ successo tutto di fretta, è stato incredibile: sembrava tutto magico, quasi un film. Cercavo di rubare qualcosa da tutti, ma in particolare da chi giocava nel mio ruolo. Guardavo Dimarco, Darmian, Dumfries, Bellanova”.

ESORDIO – “Mi aveva mandato a scaldare e il preparatore mi diceva: ‘Guarda che entri eh’. L’ho scoperto al momento, era una delle prime convocazioni in prima squadra e non ci speravo proprio”.

PRESTITO – “Lasciare casa e andare in un contesto diverso ha fatto un effetto particolare. Vedevo sempre le stesse persone da 5-6 anni, è stato un cambio drastico. E’ stato difficile all’inizio, poi però è andata meglio. Casa, però, manca sempre..:”.

FUTURO – “Non vivo di sogni. Non so cosa ci sarà, so solo che dovrò lavorare ogni giorno per arrivare dove voglio”.

Antonio Siragusano