Più ci si avvicina alla sessione di mercato di gennaio, e più diventa credibile la possibilità di uno scambio alla pari tra Inter e Paris Saint Germain per quanto riguarda i cartellini di Leandro Paredes e Christian Eriksen. Oltre a ragioni meramente tecniche, in virtù del fatto che l’argentino è più un regista a tutto campo e più consono alla linea a tre centrocampisti di Conte rispetto al danese, alle spalle di questa operazione vi sono anche contorni economici di cui il club nerazzurro sta tenendo conto e che – come vale per tutte le trattative importanti – non vanno sottovalutati.
Come scritto da La Gazzetta dello Sport nell’edizione di quest’oggi, l’Inter potrebbe per prima cosa liberarsi di un ingaggio pesante come i 7,5 milioni di euro attualmente percepiti da Eriksen. Ma non basta, perché in caso di ritorno in Italia Paredes avrebbe delle agevolazioni fiscali del 50% sulle tasse da pagare. Questa la spiegazione della rosea: “L’argentino ha uno stipendio da 5,5 milioni netti e avrebbe l’incentivo del decreto crescita, ossia lo sconto del 50% sulle tasse per i ‘rimpatriati’. La Roma ha venduto Paredes allo Zenit nel 2017, quindi 3 anni fa. E per ottenere questi vantaggi dall’Agenzia delle Entrate occorre ‘un’assenza fiscale’ di almeno due anni dal nostro Paese”.
>>>Sostienici su Patreon per avere accesso ai contenuti esclusivi<<<
Gli indizi sulla nuova divisa nerazzurra
Tutti gli impegni dei nerazzurri
Tutte le notizie in diretta dalle 19.30
Le ultime sulle scelte dei due allenatori
Il commissario tecnico elogia il gioco di Inzaghi
Il retroscena sulla mossa del commissario tecnico