Quanto accaduto a Milan Skriniar negli ultimi mesi è la perfetta dimostrazione di quanto l’aspetto mentale possa incidere sulle prestazioni di un calciatore, in modo particolare per un difensore. Lo slovacco, reduce da una stagione negativa lo scorso anno, aveva pagato innanzitutto l’assetto a tre difensori instaurato sin dal primo giorno da Antonio Conte, ma anche l’iniziale posizionamento sul centro sinistra che lo penalizzava in uscita del pallone.
Con il ritorno sul centro destra e una fase difensiva che Conte ha abbassato di qualche metro per lasciare meno campo alle spalle dei difensori, a beneficiarne è stato soprattutto Skriniar. Il giovane difensore che l’Inter ha scelto di blindare la scorsa estate nonostante l’offerta del Tottenham, è tornato ai livelli della primissima versione mostrata a Milano: insuperabile nell’uno contro uno, sempre attento nel posizionamento e poi con quella grinta ritrovata negli occhi che trascina il reparto.
A proposito delle voci di mercato della scorsa estate, questa mattina La Gazzetta dello Sport ha rivelato le cifre dell’offerta che il Tottenham aveva formulato nei suoi confronti. Una proposta sicuramente molto lontana dall’attuale valore che viene invece attribuito allo stesso Skriniar. Questo il retroscena della rosea: “Il Tottenham per poco non lo portava via, a settembre: gli Spurs offrirono 35 milioni, ora ne servirebbero 60“.
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