Tutto quello che non torna sull’intervista del papà di Samardzic e il caso con l’Inter
Alcuni interrogativi rimangono per ora senza risposta
Lazar Samardzic nel frattempo è tornato a giocare con la maglia dell’Udinese in attesa di capire cosa ne sarà del suo futuro. La giornata di oggi però è stata scossa dalle dichiarazioni del papà Mladen, tornato a parlare della trattativa naufragata con l’Inter lanciando pesanti accuse ai dirigenti nerazzurri e all’importante manager Rafaela Pimenta. Una ricostruzione che lascia diverse perplessità.
A partire dalle prime battute, dove Mladen Samardzic dice che “L’Inter ha fatto un errore: ha fatto tutta la trattativa e ha chiuso l’affare con una persona che non aveva il permesso per farlo. Ma io l’ho vista una volta sola nella mia vita [Rafaela Pimenta, ndr]. Non so lei come abbia fatto a infilarsi in questa cosa, perché la trattativa era tra Udinese e Inter”. La stessa Pimenta, in una nota diffusa in seguito a questa intervista, testimonia invece una serie di incontri con la famiglia del giocatore, addirittura anche alla presenza dell’Inter.
Sul tema che Pimenta non fosse l’agente di Samardzic viene inoltre da chiedersi come mai nessuno dallo staff del giocatore abbia smentito o precisato quando, a metà giugno, la stessa manager lo annunciò pubblicamente.
In un passaggio successivo dell’intervista si parla anche del fatto che il papà del giocatore è rimasto sempre all’oscuro delle cifre dell’affare e dei dettagli del contratto, che avrebbe visionato solo all’ultimo momento nella sede dell’Inter in occasione dell’incontro dell’11 agosto dopo le visite mediche di rito. Anche qui, ci si chiede: perché dare l’ok al proprio assistito per effettuare le visite mediche se, come dice, non c’era alcun accordo e un agente non dovuto in mezzo? E perché, una volta appurate le cifre nella sede dell’Inter, non firmare allora il contratto?
Domande per il momento senza risposta. Con una curiosità, però, doverosa anche sulla replica dell’agente Pimenta che smentisce Samardzic senior, parla dei vari incontri, ma almeno in questo momento non entra ufficialmente nel merito della procura legalmente stipulata per la gestione del giocatore. C’è o non c’è? Con questa prova, chiuderebbe definitivamente i conti con la ricostruzione proveniente dalla sponda del calciatore.