Come in occasione di ogni gara importante, anche stasera le aspettative su Lautaro Martinez saranno elevatissime. Il centravanti nerazzurro, che prima di approdare all’Inter era stato ad un passo proprio dall’Atletico Madrid, è chiamato a trascinare insieme a Thuram la squadra di Simone Inzaghi.
Della crescita impressionante di questa stagione, ha parlato il suo agente Alejandro Camaño sulle pagine di AS: “Lautaro è un top 3 mondiale, quello che gli sta succedendo è la conseguenza della sua evoluzione. Ha sempre avuto grandi occasioni per segnare, ora contribuisce tanto anche al gioco. Fa tanti assist, gol, trasmette tranquillità, nel contesto di una squadra che ha un’identità che funziona molto bene”.
Merito chiaramente della costanza nel lavoro dell’argentino, ma anche dell’ambiente nerazzurro che lo ha accompagnato in questa sua evoluzione: “Con l’arrivo di Inzaghi, l’Inter ha migliorato il suo gioco. Lautaro è maturato al fianco di veri crack dentro lo spogliatoio e anche in Nazionale. La cosa positiva è che ha ancora 26 anni e non è ancora arrivato al suo massimo”.
Un affetto ricambiato da parte del capitano interista che in testa ha solo una cosa: “E’ innamorato dell’Inter. L’unica cosa che mi ripete continuamente è: “Mi sento molto bene, mi sento molto bene…’. Basta solo vedere le sue partite. L’Inter è una squadra per la quale hai voglia di pagare per per andare a vederla allo stadio o a guardare le sue partite in tv. Ha un gioco definito, moderno, con una chiara identità e una rosa completa. Inzaghi ha fatto un gran lavoro, si merita tutti gli elogi di questi mesi”.
Anche lo stesso Camaño sembra sia stato stregato da questa Inter letale e spettacolare: “A Napoli cantano: ‘Ho visto Maradona’. Io posso dire di aver visto l’Inter… Hanno giocato una finale impressionante, potevano essere campioni d’Europa. Questo è un orgoglio, ma non credo che sorprenda i calciatori: nel club sono sicuri di poter disputare qualsiasi torneo per vincere”.
Sulla famosa trattativa con l’Atletico ai tempi del Racing, invece, l’agente non era ancora al servizio dell’argentino, ma si è detto comunque convinto di una cosa: “Non ero in quella trattativa, ma posso solo dire che nella sua testa c’è solo l’Inter. Ha due anni ancora di contratto, si sente al centro del progetto, è il capitano… Non pensa in quello che è successo, nemmeno in quello che può succedere. Non mi ha mai parlato di questo tema ed è un orgoglio rappresentare ad una persona dai suoi valori”.
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