Se oggi Hakan Calhanoglu è diventato uno dei migliori registi al mondo in questo momento il merito, oltre che alle straordinarie qualità del ragazzo, va attribuito soprattutto a Simone Inzaghi che ha saputo interpretare le caratteristiche del centrocampista trasformandolo in un play totale davanti alla difesa.
Chi lo ha portato in Italia con una grande intuizione di mercato, è stato però l’ex dirigente del Milan Massimiliano Mirabelli. Oggi direttore sportivo del Padova, l’ex rossonero ha ricordato l’approdo del turco nel calcio italiano sulle pagine di Tuttosport: “Era già allora un calciatore straordinario, che oggi conferma tutto quello che pensavo di lui. Io anni fa, ai suoi allenatori al Milan, dicevo che sarebbe stato un grande play. In Germania giocava esterno a sinistra, largo a destra, ma pure centrale nel 4-4-2. Oltre ad avere qualità fisiche e tecniche importanti, dove lo mettevi ti sfoderava una grande prestazione. Cioè, quasi ti sfidava a scoprire quale fosse il ruolo, dove potesse esprimersi meglio”.
Per quanto riguarda il ruolo, secondo il dirigente, già ai tempi del Milan si intravedevano le potenzialità da regista “Tatticamente intelligente, un piede come il suo lo hanno in pochi al mondo. Non gli manca nemmeno la corsa. Oggi è il miglior play al mondo. E avevo ragione quando ne parlavo in questi termini con Montella e Gattuso”.
Sull’addio a parametro zero nel 2021, Mirabelli ha preso le difese del calciatore scaricando le principali responsabilità al club rossonero: “La verità è un’altra. Cioè che qualcuno voleva cancellare il lavoro che era stato fatto. Il Milan doveva lottare per tenerlo, non lasciarlo andare via gratis come successo poi anche con Donnarumma e Kessie. I tifosi al Milan lo ammiravano. Oggi pensano che abbia tradito i rossoneri, ma non è così. È il Milan che non ha voluto trattenere Calhanoglu, non Calhanoglu che se n’è voluto andare via dal Milan”.
Infine, il dirigente ha elogiato Calhanoglu con il quale continua a mantenere un ottimo rapporto: “Lui è uno che fa la differenza. Quei punti di distacco che ci sono adesso tra Inter e Milan, forse sarebbero stati ribaltati se Calha fosse rimasto. I rossoneri devono mordersi le mani per quanto accaduto”.
Segui la nostra diretta dalle 19.30
Quattro profili presi in considerazione
Il centrale tedesco dopo il rinnovo
L'identikit del possibile addio pesante
Trattativa in corso per gennaio
I dettagli della firma del centrale tedesco