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Marotta, il player trading e la strategia dell’Inter sul mercato

Le parole di Beppe Marotta, rilasciate nel corso dell’evento “La squadra di Milano e le sue sfide presenti e future”, hanno tracciato una linea ben chiara non solo dell’Inter, ma dell’intero movimento italiano: “Siamo un campionato di transizione, i campioni non finiscono più la carriera qui”. L’amministratore delegato nerazzurro ha sempre parlato con grande lucidità – e realismo – dei possibili scenari sul mercato dalle parti di viale della Liberazione. Il famoso “player trading” citato dall’a.d. è una delle strategie adottate dall’Inter e che, per forza di cose (motivi economici), dovranno attuare tutte le altre società italiane (e in parte c’è già qualcuno che lo fa da anni).

Giuseppe Marotta (@Getty Images)

Cos’è il player trading?

Partiamo con il definire il player trading: si tratta, come scritto da CalcioeFinanza, di: “una teoria che prova a dimostrare l’esistenza e la prevedibilità, per ogni calciatore, di un picco massimo di valutazione economica in sede di mercato, in un determinato contesto calcistico e in uno specifico lasso di tempo”. 

Questo studio, tratto dal libro di Stefano Perna: “La teoria del Player Trading”, dimostra che in un certo contesto calcistico le condizioni di crescita di un valore di un giocatore sono limitate e perché, arrivati a un certo punto, il calciatore in questione tenderà a svalutarsi. La teoria, crede Perna, può aiutare i club a capire quando è il momento giusto per vendere determinati giocatori prima che il loro valore cali inevitabilmente.

Lukaku (@Getty Images)

Le cessioni dell’Inter

In questo senso, più che alla cessione di Hakimi (venduto per motivi di bilancio), si deve pensare a quella di Lukaku. Difficilmente il belga, infatti, avrebbe potuto raggiungere – con la maglia nerazzurra – un valore maggiore di quello del maggio 2021 (100 milioni di euro, secondo Transfermarkt). L’attaccante dei blues potrà raggiungere un valore maggiore, probabilmente, soltanto con la vittoria di una Champions League da protagonista. Cosa che, ahinoi, l’Inter non può garantire in questo momento.

In un sistema in crisi come quello del calcio italiano, la strategia del player trading – unita alla competenza e all’intelligenza di dirigenti nel sostituire i campioni partenti – può essere una delle via del successo come crede fermamente Marotta. Ed ecco allora che il mercato dell’Inter e le voci prendono senso.

Davide Frattesi (@Getty Images)

Le mosse dell’Inter

Nelle ultime settimane diversi profili giovani e di belle speranze sono stati accostati all’Inter. Pensiamo a Frattesi, oppure come riportato in mattinata da La Gazzetta dello Sport, a Maggiore dello Spezia. Due profili che devono ancora raggiungere il loro picco sul campo – e quindi sul mercato -, su cui la dirigenza nerazzurra può ragionare.

Stefan De Vrij (@Getty Images)

Lo stesso discorso vale per i giocatori attualmente in nerazzurro: siamo sicuri che de Vrij potrà fare meglio e il suo valore potrà crescere ulteriormente all’età di 29 anni? Ed ecco quindi che le voci su una possibile cessione dell’olandese prendono senso. Questo va a scontrarsi con quelli che credono che vendendo i propri gioielli non si possa mai vincere: ma non è così, non se vengono sostituiti nel migliore dei modi.

Ed ecco quindi che ci viene in aiuto Marotta e il suo: “mercato intelligente e sostenibile”. A fronte della forzata cessione di Hakimi e quella di Lukaku (per un’offerta impossibile da rifiutare), la dirigenza si è mossa nel migliore dei modi per acquistare profili che possano, a loro volta, raggiungere il picco in nerazzurro. Pensiamo a Correa e Dumfries (due giocatori che devono ancora dare il meglio di sé, e ne hanno le carte in regole).

Lautaro Martinez (@Getty Images)

Questa strategia poi deve essere affiancata dalla volontà di competere che all’Inter c’è, senza dubbio. Ed ecco quindi i rinnovi di Bastoni, Lautaro e Barella. Tre giocatori fondamentali per la rosa di Inzaghi e che devono ancora raggiungere il loro picco sul mercato. Lautaro verrà venduto quando raggiungerà il suo massimo picco sul mercato? In base a quello che abbiamo detto, c’è la possibilità. Ma non per questo l’Inter smetterà di vincere.

Un altro esempio: l’acquisto – quasi fatto – di André Onana a zero. Il portiere camerunense deve ancora raggiungere il momento più alto della sua carriera e, prenderlo a zero, garantisce ai nerazzurri un successo sicuro. Almeno in ottica bilancio. Ma anche sul campo l’investimento non dovrebbe essere fallimentare.

Finiamo con quello detto da Marotta all’inizio. Tutti noi dobbiamo renderci conto del momento del calcio italiano: è impossibile pensare che i migliori del mondi restino qui (vedasi Vlahovic sempre più vicino alle sirene estere). La situazione è questa, e non cambierà da un giorno all’altro. E allora viva il pragmatismo, il realismo e la competenza di Marotta. Tutti i tifosi nerazzurri dovrebbero essere orgogliosi di sentire parlare un suo dirigente con tale chiarezza e onestà.

IBRAHIMOVIC: “LUKAKU MI HA FATTO UN RITO”>>>

Alessio Murgida

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