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Retroscena mercato di Marotta: “Ecco perché abbiamo spostato il budget sul difensore”

Nella lunga intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, Beppe Marotta ha fatto il punto sul mercato dell’Inter, spiegando anche le scelte fatte dalla dirigenza nerazzurra negli ultimi anni. Queste le sue parole:

INGAGGI E COMPETITIVITÀ – “Stesso monte ingaggi del 2018/19, ma ora lottiamo per lo Scudetto? Rispondo così. Ridimensionare i costi è uno degli obiettivi, ma la competitività non deve mai abbassarsi. Mi spiego meglio: i calciatori importanti per forza di cose sono accompagnati da ingaggi importanti. Più che la riduzione dei costi, allora, mi interessa che siano valorizzate al massimo le risorse. Se sei in un grande club, un club che vuole vincere, il monte ingaggi non potrà mai scendere sotto una certa cifra”.

BUDGET MERCATO – “Spostato da attacco a difesa? Perché nel frattempo si era creata l’opportunità di prendere un profilo di giocatore importante per il presente e il futuro. Pavard ha un valore patrimoniale forte indipendentemente dal ruolo”.

ULTIMO MERCATO – “L’Inter è oggi un modello di sostenibilità. È inammissibile che una proprietà debba continuamente immettere soldi, la famiglia Zhang lo ha fatto per circa 900 milioni di euro. Noi come management abbiamo un vantaggio, la possibilità di lavorare con tranquillità: questo a Zhang va riconosciuto. Ma non c’è un club che oggi possa fare a meno del player trading. Un giocatore di peso all’anno va venduto, questo il tifoso deve capirlo. E più che di perdere un calciatore, deve preoccuparsi che la propria squadra abbia vita perenne, garantendosi il presente e il futuro”.

ALGORITMI – “Il mercato con gli algoritmi in stile Milan? L’innovazione ti obbliga ad aprire la mente, si sta facendo largo ovunque l’idea dell’intelligenza artificiale. Ma alla base di tutto ci sarà sempre il fattore umano. La scienza non si può sostituire all’uomo”.

Enrico Traini