Mercato – L’Inter non molla Musah: ecco il piano di Ausilio
Trovare l'incastro adatto non sarà sempliceL’Inter, in attesa di capire il futuro dei propri pezzi pregiati, si sta comunque guardando attorno anche per quanto riguarda il mercato in entrata, cercando di capire i margini di manovra per innesti low cost che possano migliorare la rosa di Inzaghi. Il primo nome della lista per il centrocampo rimane ancora Yunus Musah.
Il gioiello del Valencia sta crescendo in maniera esponenziale, come dimostrato anche dal suo ottimo Mondiale con gli USA. Proprio per questo però l’Inter vuole e deve agire per tempo, così da evitare l’inserimento di altre big. I nerazzurri seguono da diverso tempo Musah e ormai sono convinti della bontà dell’investimento. Il problema è sempre lo stesso: reperire il denaro fresco per l’affondo decisivo. Musah infatti viene valutato una ventina di milioni dal Valencia. Cifra tutt’altro che inarrivabile sulla carta, ma che comunque rischia di mettere in difficoltà l’Inter.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, il piano di Ausilio è quello di finanziare in gran parte l’operazione con delle cessioni. Il primo della lista, già a gennaio, potrebbe essere Gagliardini, in scadenza nel 2023 e già sondato dal Monza. Tuttavia anche così non basta. Bisognerà cercare una formula creativa per convincere gli spagnoli. Il piano sarebbe quello di un prestito con riscatto, simile a come fatto con Asllani. Il problema è che anche il Valencia ha grossi problemi di bilancio e vorrebbe monetizzare…
L’OPINIONE DI PASSIONE INTER
Musah è senza dubbio un profilo molto interessante e, fortunatamente, ancora dal prezzo contenuto. I nerazzurri al momento sono in netto vantaggio sulla concorrenza, ma si sa, senza denaro non si va molto lontano in determinate trattative. La svolta potrebbe arrivare con un’eventuale cessione di Dumfries. Con i soldi dell’esterno infatti, si potrebbe chiudere l’affare e al tempo stesso dare ossigeno al bilancio. Ancora meglio se poi l’olandese dovesse rimanere a Milano in prestito fino a giugno, rimandando l’onere di cercare immediatamente un sostituto.