Il Mondiale, da sempre, è una vetrina importante per tutti. E poco importa se quest’anno si gioca a metà stagione anzi: spinge a grossi investimenti anche nel mercato di gennaio. Tra tutti i giocatori dell‘Inter finora quello che si è veramente messo in mostra in Qatar è stato Denzel Dumfries. L’esterno, che nella prima parte di stagione con i nerazzurri non ha brillato particolarmente, con l’Olanda si sta dimostrando un fattore decisivo. E questo, ovviamente, non è passato inosservato, specie in Premier League, dove già aveva molti estimatori.
In casa Inter questo non può che fare piacere. Certo, nessuno salta di gioia nel vendere i propri pezzi pregiati, ma l’impennata al valore di Dumfries non fa male, anzi. Il club nerazzurro infatti, in attesa di capire cosa succederà lato societario, ha bisogno di una ricca cessione entro giugno per sistemare i conti. Cessione che in estate è stata rimandata per mantenere la rosa competitiva. Ma che a gennaio, al massimo giugno, sarà inevitabile.
Il rendimento dell’esterno al Mondiale ha portato la sua valutazione a circa 60 milioni, una possibile manna dal cielo per i conti nerazzurri, che così eviterebbe di dover ricorrere ad altre cessioni potenzialmente ben più dolorose (Skriniar, Bastoni, Barella e Lautaro in primis). Su di lui da diverso tempo c’è il Chelsea, con cui l’Inter ormai ha un canale preferenziale dopo il ritorno di Lukaku. Occhio però, come riportato da La Gazzetta dello Sport, anche al Manchester United, che potrebbe offrire, in caso rinnovi, un’interessante pedina di scambio: Dalot. Il portoghese sta giocando un buon Mondiale e qualora fosse inserito come pedina di scambio, insieme a un ricco conguaglio, potrebbe convincere i nerazzurri, oltre che dare già un’alternativa nello stesso ruolo.
Dumfries sarebbe una perdita importante per il modulo di Inzaghi. Va detto però che finora in campionato l’esterno olandese non ha brillato particolarmente, anzi. Il suo potrebbe essere un sacrificio necessario e meno doloroso del previsto. In fondo l’olandese è arrivato per sostituire Hakimi senza troppe aspettative, ma si è difeso egregiamente, aumentando a dismisura il proprio valore.
Ci sono ruoli ben più complicati da coprire e determinanti in rosa. Immolare l’ex PSV all’altare del bilancio sarebbe, probabilmente, il minore dei mali. La sua cessione probabilmente farebbe contente tutte le parti in causa e darebbe più spazio ad un giovane di belle speranze come Bellanova. Senza contare che, qualora venisse inserito Dalot nell’operazione, i nerazzurri avrebbero già un sostituto all’altezza per le mani.
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