Prende sempre più quota, per quanto complicato e quasi impossibile economicamente, un possibile ritorno di Romelu Lukaku all’Inter. Il belga si è pentito rapidamente della scelta fatta la scorsa estate. Al Chelsea ha floppato clamorosamente e ora il “figliol prodigo” vuole tornare a Milano, forse l’unico posto dove è stato il vero faro della squadra e si è sentito amato e coccolato. L’impresa però sembra titanica.
Come sottolineato da La Gazzetta dello Sport a complicare ulteriormente le cose sarebbe il tempo a disposizione. Una trattativa del genere, da impostare come unica via praticabile su un prestito secco e, possibilmente, gratuito, necessita di diverse settimane. Eppure l’operazione può concretizzarsi solo se chiusa entro fine giugno. In quel caso infatti, il belga usufruirebbe del decreto crescita, pesando sul monte ingaggi, in caso di stipendio di 7 milioni, solo per 10 al lordo, anziché 14. Una differenza importante, specie per le attuali casse nerazzurre. Ecco perché il tempo per il sogno di Romelu stringe e l’attaccate sta facendo di tutto per svoltare l’abbozzo di trattativa.
Lukaku però è un osso duro e non molla: vuole mettere il Chelsea alle strette e tornare a Milano. L’Inter intanto aspetta. Di fatto ha praticamente bloccato Dybala, per ora in stand-by, ma accetterebbe ben volentieri, alle sue condizioni, un ritorno del centravanti. I prossimi giorni saranno decisivi, trattativa difficile, ma non impossibile. Ora la palla passa al Chelsea: meglio avere uno scontento da 115 milioni che si svaluta in casa oppure cercare di valorizzarlo di nuovo per un’eventuale cessione?
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