Negli scorsi giorni è arrivata l’ufficialità del cambio di proprietà dell’Inter, che è passata dal controllo di Suning, con Steven Zhang presidente, a quello di Oaktree. E in tutto il mondo nerazzurro c’è grande trepidazione per capire cosa cambierà nell’immediato all’interno del club.
Oltre al futuro societario, con lo scenario di una possibile cessione ancora tutto in divenire, il fondo californiano dovrà occuparsi anche di dare una direzione all’imminente sessione di calciomercato, che sarà caratterizzata anche dagli importanti rinnovi di Lautaro Martinez, Nicolò Barella e Simone Inzaghi.
Il blocco operativo di circa 20 giorni, conseguente all’arrivo di un nuovo presidente e alla formazione di un nuovo Consiglio d’Amministrazione, potrebbe far slittare le operazioni programmate da Marotta, Ausilio e Baccin. Questo potrebbe portare a ritardi nei rinnovi, ma anche a perdita di terreno in quelle trattative nelle quali il giusto tempismo è fondamentale per battere la concorrenza (Gudmundsson e Bento su tutti).
Al netto di ciò, le ipotesi attuali sulla prima sessione di calciomercato targata Oaktree non fanno pensare a grandi differenze rispetto alla gestione Zhang. La ricerca della “sostenibilità” finanziaria dovrà essere al centro degli obiettivi dei dirigenti. In sostanza, la spesa dovrà essere pari ai ricavi, con il saldo finale che dovrà essere di zero.
Niente pazzie di mercato, dunque, ma nemmeno la necessità di dover smantellare la rosa per ottenere introiti dalle cessioni. Sarebbe una strategia che non converrebbe allo stesso Oaktree, che disperdendo il patrimonio tecnico attuale rischierebbe di svalutare il valore dell’Inter. E va ricordato come lo stesso fondo americano sia una realtà molto più solida rispetto all’ultima parte dell’avventura di Suning, che tanti dubbi lasciava sul futuro dell’Inter.
In ogni caso, c’è da tenere d’occhio la possibile volontà di Oaktree di mettere a segno delle plusvalenze per migliorare i conti del bilancio e accelerare il processo di pareggio dello stesso per il 2025. Infine, c’è anche un altro scenario da non sottovalutare: lo scorso anno, l’attuale proprietà aveva prestato 35 milioni all’Inter. Se questi fossero richiesti indietro, sarebbero necessarie delle cessioni per reimmetterli nelle casse del club.
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