È clamorosamente saltato il trasferimento di Samardzic all’Inter, tutte le fonti ormai sembrano d’accordo nel dire che la trattativa si può considerare definitivamente interrotta e dunque:
O almeno è quello che ci si augura.
Senza entrare in questa sede nelle pieghe della telenovela Samardzic tra le varie ricostruzioni della vicenda, è bene ricordare che l’operazione era impostata in prestito oneroso con obbligo di riscatto più dei bonus e all’Udinese sarebbe andato Fabbian in un affare che avrebbe avuto nell’immediato un impatto economico limitato.
Non aspettiamoci quindi grandi risorse da investire su un colpo a sorpresa dall’estero, perché è evidente che l’Inter sta impostando questa estate su formule con dilazionamento e impegno finanziario con esborso economico rimandato. Lo fa per motivi economici, perché il bilancio permette questo, e a meno che nelle ultime due settimane di agosto, con le società più pressate dal dover vendere, si possano aprire degli spiragli per trattare con formule diverse, cosa possiamo aspettarci ora?
A centrocampo c’è sicuramente una casella da riempire senza Samardzic. Le soluzioni più credibili in questo momento, a meno di occasioni che si aprono a sorpresa, sono due:
Difficile pensare alla permanenza di Fabbian che anzi a questo punto dovrebbe andare in prestito per giocare con continuità e valorizzarsi oppure può diventare una pedina da inserire in un altro affare, sempre da fare in Serie A e con una struttura simile a quella impostata con Samardzic .
Seguendo la logica le possibilità sono:
Ma sono entrambi attaccanti e dipendono sempre da Correa, perché è difficile pensare a cinque attaccanti in rosa e quindi se non esce Correa, i due affari di cui sopra non sembrano possibili.
Fuori dall’attacco e dal caso Correa, la principale urgenza però è rappresentata dalla difesa. C’è chi sostiene che con Carlos Augusto e Dimarco che si possono adattare dietro Bastoni potremmo essere a posto così. Una dinamica simile a quella del centrocampo, dove dopo aver valutato altri nomi e quasi preso Samardzic si può chiudere con la permanenza di Sensi, e dell’attacco, dove dopo vari corteggiamenti è arrivato il meno oneroso Arnautovic.
In difesa soprattutto è vero che bisogna migliorare la fase difensiva come squadra innanzitutto, ma stiamo ripartendo per una nuova stagione confidando che tanti elementi ripetano una stagione come quella dell’anno scorso che per molti è stata straordinaria. E la preoccupazione è che stia per partire una stagione in cui l’equilibrio in testa tra le prime 5 sarà tanto: se fai bene può essere un bene perché rimani lì a competere, se ti si inceppa qualcosa però diventa un rischio.
Iniziare la stagione con diversi jolly che devono tappare più cose, a tutti gli effetti una coperta un po’ corta, instilla qualche perplessità, soprattutto alla luce di come invece il mercato era partito su altri presupposti e con altre manovre più convincenti.
Può spuntare un’altra occasione dalla Serie A, allora, per completare la difesa? Demiral sta per volare in Arabia Saudita e l’Atalanta probabilmente lo sostituirà con Hien del Verona, ma difficilmente darà il via libera per Toloi che l’Inter vorrebbe fortemente. Dall’estero rimane la candidatura di Tomiyasu come profilo gradito anche ad Inzaghi, ma l’infortunio di Timber potrebbe costringere l’Arsenal a tenere il giapponese. Chalobah del Chelsea rimane un nome da seguire, anche se per ora Pochettino non ha deciso di metterlo in vendita e bisogna capire, eventualmente a che condizioni si discuterebbe.
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