QUATTRO (+1) notizie emerse dalla conferenza stampa di Inzaghi e Marotta
Ecco cosa abbiamo capito dalle parole di ieri
In mattinata, la rosa dell’Inter, priva degli elementi ancora in vacanza dopo gli impegni con le nazionali, si è radunata ad Appiano Gentile per dare il via alla nuova stagione. In realtà, il primo passo è stato compiuto ieri, con la conferenza stampa nella quale sono intervenuti l’amministratore delegato, Beppe Marotta, e l’allenatore, Simone Inzaghi.
In generale, sono emerse idee molto chiare sia sul fronte mercato, sia per quanto riguarda gli obiettivi stagionali. In testa a tutti, senza alcun dubbio, e anzi ribadito a gran voce, c’è lo Scudetto numero 20 nella storia dell’Inter.
Lo ha ribadito anche Simone Inzaghi, che non ha voluto nascondersi di certo, ribadendo al tempo stesso la volontà di fare nuovamente bene in Champions League, dopo la grande iniezione di fiducia derivante dalla scorsa stagione.
Al centro della conferenza, inevitabilmente, ci sono state le varie questioni di mercato. Anche qui il tecnico non ha giocato a carte coperte, chiarendo come ci sia ancora bisogno di 5 innesti per completare la rosa per la prossima stagione: 2 portieri, 1 difensore per il centrodestra, 1 centrocampista e 1 attaccante.
Tanti i nomi in ballo. In porta il reparto è totalmente da rifondare dopo gli addii di Handanovic e Cordaz, e quello imminente di Onana, vicino al Manchester United. Le caratteristiche richieste sono chiare: un portiere che sappia giocare il pallone con i piedi, con la necessità di acquistarne più di uno. I nomi di Sommer e Trubin, profili complementari a livello anagrafico potrebbero essere i favoriti, anche se sull’ucraino è piombata l’Arabia Saudita.
In difesa, invece, Bisseck ricoprirà il ruolo di vice Bastoni, lasciando così spazio a un acquisto sul centrodestra per affiancare Darmian. Sugli esterni, pertanto, potrebbero non esserci interventi e, a questo punto, non è da escludere la permanenza di un profilo come Lazaro.
Un altro acquisto sarà necessario anche a centrocampo, dove l’Inter ha fatto per ora il suo investimento più oneroso, Frattesi, il quale secondo Inzaghi potrà convivere tranquillamente con Barella, con quest’ultimo spostato nel ruolo di mezz’ala sinistra. Sforzo economico aggiuntivo necessario anche in attacco: Inzaghi vuole Lukaku per puntare allo Scudetto e per completare il reparto composto da Lautaro Martinez, Thuram e Correa, verso il quale il tecnico sembra ancora riporre fiducia.
Inzaghi poi ha preferito glissare sul futuro capitano e, soprattutto sul suo contratto in scadenza al termine della stagione. Chiaramente quest’ultima questione non può essere sottovalutata, ma La Gazzetta dello Sport ha lasciato intendere che l’accordo potrà arrivare già nelle prossime settimane, prima dell’avvio della Serie A. La Rosea, inoltre, ha confermato come la fascia al braccio verrà indossata da Lautaro Martinez.
Se Inzaghi è andato molto nello specifico su alcune questioni, più generale è stato il discorso di Marotta, che ha voluto soffermarsi su tematiche di largo respiro come i diritti televisivi e l’attenzione da porre sull’arrivo di nuovi capitali dall’Arabia Saudita. Quest’ultimi, secondo l’amministratore delegato nerazzurro potrebbero non essere necessariamente un male, quanto un’opportunità per avere nuova liquidità.
Lato Inter, invece, Marotta ha tracciato le linee guida del mercato nerazzurro:
- ringiovanire la rosa
- dare un contributo alla Nazionale Italiana
- mantenere alta la competitività
Tre punti molto chiari e netti, che specie nella prima questione, segnano un cambio di rotta rispetto alle ultime sessioni di calciomercato dell’Inter. Infine, Marotta ha voluto sottolineare come in questi anni pandemici e post-pandemici non sia mai mancato il supporto della società, nonostante le difficoltà affrontate e da affrontare.
Le parole di Inzaghi e Marotta hanno dato il via alla stagione dell’Inter, che non potrà prescindere dalle limitazioni degli ultimi anni. Al tempo stesso, la voglia di migliorare, di alzare l’asticella dopo la finale di Champions League non manca. Lo Scudetto della seconda stella è lì, e ieri è partita ufficialmente la caccia.