Dopo il decadimento dello scorso gennaio deciso dall’attuale governo italiano, si è tornato a discutere di Decreto Crescita nelle ultime ore sui banchi del Senato. E’ stato infatti presentato da parte di Forza Italia un emendamento in cui si richiede la proroga del decreto sino al 2027, sulla probabile spinta di senatori e dirigenti di primo livello come Adriano Galliani e Claudio Lotito.
Come sappiamo, il Decreto Crescita era diventato uno strumento fondamentale dal 2020 a 2023 per tutti i club, il quale prevedeva infatti la detassazione al 50% delle imposte previste per i lavoratori provenienti dall’estero. L‘Inter, ad esempio, ha goduto dei suoi benefici sugli stipendi di numerosi calciatori e si era pubblicamente opposta alla sua cancellazione.
Qualora la richiesta attualmente in discussione al Senato dovesse essere accolta, il ritorno del Decreto Crescita andrebbe nuovamente a modificare le strategie delle società sul mercato. L’Inter, ad esempio, potrebbe tornare a sognare colpi a parametro zero di un certo livello, nonostante alcuni paletti imposti da Oaktree.
Tra i principali obiettivi del club nerazzurro per la prossima estate ci sono Jonathan Tah e Jonathan David. Entrambi in scadenza di contratto a fine stagione, potrebbero comportare un risparmio ancor più netto in termini di ingaggio lordo grazie ai benefici del Decreto Crescita.
A quel punto, perché non sognare dunque obiettivi che oggi sembrano andare oltre le disponibilità economiche dell’Inter, ma che avrebbero tutt’altro senso con una tassazione dimezzata. Da Alexander-Arnold, passando per Sané, Salah, De Bruyne e tanti altri: colpi che ad oggi rientrano solamente nel campo della fantascienza, ma che uno strumento come il Decreto Crescita potrebbe ‘normalizzare’ per il campionato italiano.
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