Il calciomercato estivo dell’Inter aveva un obiettivo in mente chiaro: allungare la rosa e fornire più alternative in ogni ruolo a Simone Inzaghi. In attacco, in particolare, il tecnico aveva fatto intendere la necessità di avere cinque punte per affrontare la stagione. Una richiesta soddisfatta solo a metà.
I nerazzurri, infatti, hanno sì cinque punte nel loro organico, ma una di queste è Joaquin Correa, tornato dal prestito in estate e fuori dal progetto tecnico. Il Tucu, però, non ha trovato una nuova sistemazione, impedendo l’arrivo di un nuovo giocatore e occupando così lo slot da quinto attaccante.
Da capire se Inzaghi intenderà reintegrarlo in questi mesi (nelle amichevoli estive è spesso partito titolare, anche se quasi esclusivamente per necessità) o se il suo addio è stato solo ritardato. Correa, infatti, è in scadenza nel 2025, ma potrebbe lasciare l’Inter anche a gennaio, liberando così spazio per un nuovo investimento nel mercato di riparazione.
Ad oggi, va detto, sembra essere questa l’unica opzione per l’arrivo di una nuova punta a stagione in corso. A meno di clamorosi ripensamenti su Arnautovic, rimasto con la volontà di essere il quarto attaccante, ma con ancora parecchi punti interrogativi in merito al suo contributo.
Quali potrebbero essere gli obiettivi dell’Inter? I nomi possono essere diversi, ma richiedono una valutazione preliminare sul tipo di investimento che la società vorra e potrà effettuare,
Ad esempio, se si pensa a un profilo gradito dalla dirigenza e da Inzaghi, per costi e per tempi di inserimento, l’usato sicuro è rappresentato da Domenico Berardi. Il classe 1994, rimasto al Sassuolo, sta per rientrare dall’infortunio: in Serie A rappresenta una garanzia e i buoni rapporti con tra Carnevali e Marotta potrebbe essere un ulteriore vantaggio.
Diverso, invece, il profilo che sarebbe gradito a Oaktree. La nuova proprietà ha idee chiare: investimenti su profili giovani di grande potenziale da valorizzare. Un nome che potrebbe rispondere a questo identikit, allora, potrebbe essere quello di Kevin Denkey, attaccante togolese classe 2000, da 54 gol e 16 assist in 135 presenze con il Cercle Bruges e con il contratto in scadenza nel 2026.
Al tempo stesso, l’Inter è da sempre attenta alle possibili occasioni che il mercato sa riservare e che potrebbero regalare sorprese inaspettate. In questo senso, uno scenario (ai limit della fantasia) potrebbe essere lo “scambio di favori” con Milan o Juventus. Anche i due club rivali hanno degli attaccanti che sembrano ai margini del progetto tecnico (Luka Jovic e Arkadiusz Milik) e potrebbero trovare in Correa una seconda punta in grado di aggiungere nuove caratteristiche alla rosa.
Altre sorprese, però, potrebbero arrivare dall’estero, in merito ad alcuni giocatori dal futuro incerto. Due nomi: Darwin Nunez e Jonathan David. Quest’ultimo è in scadenza di contratto e i nerazzurri potrebbero provare a prenderlo a prezzo di saldo per anticipare la concorrenza (anche se il giocatore stesso sembra intenzionato a trasferirsi solo a parametro zero in estate).
Sull’uruguagio, invece, i dubbi riguardano la nuova gestione targata Slot, che fin qui lo ha relegato solo alle briciole. Se il suo utilizzo dovesse rimanere esiguo, i Reds potrebbero ritrovarsi con un peso di cui liberarsi, a condizioni favorevoli per l’eventuale acquirente.
Infine, c’è anche la possibilità di una soluzione interna. L’Inter sembra nutrire grande fiducia in suoi due talenti classe 2005: Francesco Pio Esposito e Valentin Carboni. Entrambi sono attualmente in prestito (Spezia e Marsiglia) e, in realtà, un loro ritorno anticipato appare improbabile. Soprattutto per il primo, l’Inter vuole far terminare la stagione in un’altra squadra in modo da proseguire il percorso di crescita e maturazione.
In conclusione, a settembre appena iniziato è difficile fare una previsione su quali potranno essere le scelte in sede di mercato invernale. Ad oggi, l’ipotesi che la rosa possa rimanere la stessa anche dopo il mese di gennaio sembra essere una delle più accreditate. Tuttavia, il calcio, e il calciomercato in particolare, sanno scombinare certezze assodate in poco tempo. E le opzioni per l’Inter non mancano.
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