Nuovo diktat di Oaktree: come cambia il mercato dell’Inter
Il fondo californiano potrebbe cambiare strategia
Uno dei temi principali con l’approdo di Oaktree come nuovo proprietario dell’Inter al posto di Suning, riguarda ovviamente il mercato. Al prossimo settembre, una volta esaurita la prima finestra estiva affrontata dal fondo americano, avremo ovviamente una risposta definitiva sulla strategia che avrà adottato il gruppo californiano. Ad oggi, però, possono già essere portate avanti alcune previsioni.
E’ impressione comune, infatti, che il prossimo mercato dell’Inter possa svolgersi a passivo zero, come già previsto negli ultimi mesi di gestione Suning. Stando a quanto riportato dal Corriere dello Sport questa mattina, un cambio sostanziale potrebbe però avvenire nei movimenti in entrata sulla base di alcuni precedenti che riguardano fondi al comando dei club.
Negli ultimi anni, ad esempio, ci siamo abituati ad assistere a colpi a parametro zero di calciatori maturi, i quali hanno comportato commissioni agli agenti e stipendi mediamente alti. Di base ogni valutazione sulla rosa rimarrà nelle mani del management, ma da parte di Oaktree potrebbe essere richiesto di puntare su profili diversi, cioè su calciatori giovani che possano generare valore per il club.
Tutto questo può essere riassunto nella logica del player trading, una strategia in realtà già utilizzata dall’Inter negli ultimi anni specie se pensiamo (almeno in parte) a calciatori come Hakimi, Lukaku e soprattutto Onana che hanno fruttato ingenti plusvalenze. I fondi in genere preferiscono giovani talenti con un alto potenziale di crescita e questo discorso potrebbe essere applicato anche all’Inter.
Quello di Bisseck può essere preso come esempio pratico per eccellenza: un giovane talento che l’Inter ha acquistato a cifre contenute, ma che nel giro di un solo anno ha già triplicato il suo valore. Con Oaktree, dunque, colpi di questo calibro potrebbero diventare una consuetudine in fase di programmazione del calciomercato, per tenere alta la competitività della rosa e generare allo stesso valore economico per il club.