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BENTO

È il giocatore che l’Inter segue da più tempo, tanto che già nell’estate 2023 i nerazzurri avevano avuto un approccio con l’Athletico Paranaense per un possibile approdo a Milano. In quell’occasione il club brasiliano decise di trattenere il ragazzo, ma Marotta e Ausilio allacciarono i rapporti con l’entourage e strapparono una sorta di “promessa” alla controparte in vista dell’anno dopo: con 20 milioni, Bento può partire.

Fra i pro dell’operazione, partiamo dal valore assoluto del portiere brasiliano classe 1999, considerato ad oggi il miglior estremo difensore emergente in Sudamerica. La convocazione con il Brasile e la titolarità conquistata nel mese di marzo (che potrebbe essere conservata anche nella prossima Coppa America) non sono casuali e c’è la possibilità concreta che Bento diventi un top assoluto in un futuro prossimo. Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, spicca l’abilità fra i pali e il dominio dell’area di rigore, come si evince dalle uscite spavalde ed efficaci che spesso il brasiliano sfoggia in patria.

Fra i contro, paradossalmente, ci sono proprio le prestazioni in crescendo del portiere brasiliano, che hanno fatto inevitabilmente lievitare la concorrenza (soprattutto da Premier League e Liga) e di conseguenza il prezzo per il cartellino: 20 milioni, molto probabilmente, oggi non bastano più. Salire oltre quella cifra, per gli standard dei nerazzurri oggi, potrebbe essere rischioso e forse non così necessario in una fase in cui c’è da centellinare le risorse per investirle nelle zone del campo più bisognose di interventi. Fra le caratteristiche tecniche, invece, Bento ha una buona base nel gioco con i piedi, ma ha ancora ampi margini di miglioramento, soprattutto per una squadra come l’Inter che fa della costruzione dal portiere uno dei cardini della sua manovra.

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