“Nessun dramma, ma un piccolo campanello d’allarme comincia a sentirsi in lontana”. Esordisce così questa mattina La Gazzetta dello Sport in merito all’operazione Pavard-Inter. I nerazzurri, che hanno trovato da giorni l’accordo con il Bayern Monaco, stanno ancora aspettando: i tedeschi, anche (se non soprattutto) per volontà del tecnico Tuchel, hanno messo in stand-by l’affare e impedito al difensore francese di partire in direzione Milano. Prima, a differenza di quanto accaduto con Sommer, va trovato un sostituto.
Proprio così: Tuchel non vuole un caso Sommer 2.0. Il nuovo portiere di Inzaghi è arrivato con qualche settimana di ritardo a causa dell’esigenza dei bavaresi di trovare un rimpiazzo adeguato. Nonostante ciò, alla fine ha prevalso la volontà del giocatore e l’urgenza della società di Viale della Liberazione: lo svizzero è diventato nerazzurro prima che il Bayern acquistasse il suo erede. Ma questa volta la situazione appare diversa. Il club di Monaco, in accordo con l’allenatore, non ha ancora dato a Pavard – in scadenza a giugno 2024 – l’autorizzazione per partire, sebbene l’accordo con l’Inter sia già stabilito: 30 milioni di euro più 2 di bonus. Così come quello di Marotta e Ausilio con il difensore: quinquennale da 4 milioni netti a stagione. Una trattativa apparentemente sigillata, ma non del tutto chiusa. E c’è di più: il tecnico tedesco vorrebbe addirittura cercare di convincere Pavard a restare.
I nerazzurri speravano di averlo a disposizione già da stasera o da domani, in modo da poterlo schierare a partire dalla trasferta di Cagliari di lunedì. Nulla da fare: tocca ancora aspettare. Anche se l’Inter non può farlo in eterno. L’ottimismo sull’esito positivo dell’operazione rimane, per ora si tratta solo di un piccolo campanello d’allarme. Ma Inzaghi ha bisogno di un difensore al più presto: si augura che sia Pavard, tornato ad allenarsi ieri con i compagni dopo la “malattia” di mercoledì, ad accontentare la sua richiesta. Se però alla fine Tuchel riuscisse nel suo intento di trattenere il francese, allora bisognerebbe pensare a un’alternativa.
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Si sta per accendere la trattativa
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