Tutto vero: non solo l’Inter riscatterà il cartellino di Alexis Sanchez, ma lo farà senza uscire un soldo dalle proprie tasche. Come raccontato durante tutta la serata in tema mercato, infatti, dopo un tira e molla su una richiesta iniziale tra i 15 ed i 18 milioni di euro, alla fine il Manchester United ha pensato bene di risolvere consensualmente il contratto dell’attaccante cileno in modo da risparmiare circa 60 milioni di euro lordi per le prossime stagioni.
Sanchez, libero dall’accordo con i Red Devils, potrà dunque firmare a zero con l’Inter e diventare a tutti gli effetti un calciatore di proprietà del club nerazzurro. Già raggiunta l’intesa con la società sulla base di un triennale da 7 milioni di euro netti a stagione, quasi la metà rispetto all’ingaggio percepito a Manchester. Insomma, com’è stata definita dal sito di Alfredo Pedullà, l‘Inter ha praticamente realizzato una magia portando a termine un vero colpaccio.
Operazione, invece, che non è riuscita alla Roma con Smalling. In questo caso, come raccontato dallo stesso Pedullà, vanno sottolineate delle differenze non marginali. Innanzitutto sulla base dei rapporti tra le società, dove l’Inter – a differenza dei giallorossi – vanta un’ottima relazione con il Manchester United. Ma soprattutto nei termini dell’operazione: la Roma, che all’inizio aveva dato disponibilità a 3 milioni di prestito oneroso più 17 di riscatto obbligato, ha improvvisamente cambiato strategia, provocando l’inasprimento dei rapporti tra i due club.
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