Perché Chiesa è il colpo PERFETTO per l’Inter
L'esterno della Juventus è un obiettivo concreto
Con grande stupore rispetto ai piani iniziali del club, Federico Chiesa sta diventando il nome più caldo sul mercato dell’Inter. L’esterno messo in vendita dalla Juventus si può trasformare in quella tipica occasione di agosto ricercata da Beppe Marotta, che il nome dell’ex Fiorentina lo aveva già inserito nella lista dei propri desideri come colpo a zero da piazzare solamente tra un anno.
Difficile che l’Inter possa aprire ad uno scambio con Frattesi, nonostante la possibilità di incassare un conguaglio da quasi 10 milioni dai bianconeri. Il centrocampista italiano viene considerato incedibile dai nerazzurri che, tra le altre cose, non hanno alcuna intenzione di rinforzare una diretta concorrente nella corsa allo Scudetto con un calciatore di enorme talento e legato al club sino al 2028.
Messa da parte l’ipotesi di uno scambio, analizziamo in questa sede le ragioni per cui l’Inter dovrebbe fare di tutto pur di portare a Milano Federico Chiesa. Le qualità dell’esterno italiano sono note: alla formazione di Simone Inzaghi aggiungerebbe velocità, strappi, imprevedibilità e quella capacità di saltare l’uomo nell’uno contro uno che i pochi si ritrovano nella rosa nerazzurra.
Il vero motivo che dovrebbe però spingere l’Inter a fare uno sforzo importante per strappare Chiesa alla Juventus, è di natura tattica. Come abbiamo avuto modo di vedere nella passata stagione, l’ex Fiorentina è un calciatore che riesce a rendere al massimo delle proprie potenzialità in determinate condizioni legate dalla posizione occupata in campo.
Con Allegri è stato spesso impiegato da seconda punta nel 3-5-2 alla spalle di Vlahovic, un ruolo che può senz’altro ricoprire – cercato peraltro con insistenza da Simone Inzaghi -, ma nel quale si adatta con qualche problematica che ne limita le reali potenzialità. Dove rende sicuramente meglio è da esterno in un tridente, una posizione che però non è prevista dai sistemi tattici nerazzurri.
Un’altra posizione in cui Chiesa si è sempre esaltato in carriera, è quella di quinto da centrocampo a tutta fascia. Un ruolo che ha ricoperto soprattutto nei primi anni alla Fiorentina, meno invece alla Juventus. In Nazionale, però, se pensiamo alla miglior prestazione del classe 1997 agli ultimi Europei di Germania, viene senz’altro in mente l’esordio vinto con l’Albania.
Un match in cui Chiesa giocò da esterno di centrocampo a tutta fascia con la copertura di Di Lorenzo alle sue spalle. In un sistema ben automatizzato come quello dell’Inter, in cui gli esterni in fase di possesso vengono considerati come degli attaccanti aggiunti determinanti nelle giocate offensive, potrebbe ritrovare le giuste motivazioni e la brillantezza dei primi anni di Firenze e Torino.
Insomma, con Chiesa l’Inter andrebbe a regalare ad Inzaghi sia un esterno a tutta fascia che una seconda punta, andando a risolvere ben due problemi per le esigenze tattiche del tecnico. In attesa di ritrovare Buchanan dall’infortunio, il tecnico potrebbe utilizzare l’ex Fiorentina sia a destra che a sinistra, arretrando all’occorrenza Carlos Augusto come vice Bastoni oppure Darmian in alternativa a Pavard. Una volta rientrato il canadese, invece, Chiesa potrebbe comunque ricoprire il doppio ruolo dando una mano nelle rotazioni del reparto avanzato.
Con l’assalto a Chiesa e la sola cessione di Correa, l’Inter potrebbe considerare virtualmente chiuso il proprio mercato, rimandando alla prossima estate il tema difensore. Certo, ci sarà da trattare con la Juventus che allo stesso tempo sta cercando in tutti i modi di piazzare l’esterno in Premier League.
Ad oggi l’affare rimane complicatissimo, ma con uno scenario che rende la partita molto aperta: se i bianconeri dovessero giungere agli ultimi giorni di mercato senza proposte concrete in mano per la cessione dell’attaccante, non è da escludere un’apertura improvvisa alla corte dell’Inter per anticipare un affare che – in caso contrario – potrebbe comunque andare in porto da gennaio in avanti a costo zero per i nerazzurri.