Leader indiscusso, capocannoniere del campionato e da quest’anno capitano dell’Inter. Lautaro Martinez è diventato in tutto e per tutto il simbolo dei tifosi nerazzurri, il trascinatore dei momenti belli e di quelli più complicati, ultimo ad arrendersi dinnanzi a qualsiasi avversario.
Il prossimo 19 maggio al termine del match tra Inter e Lazio, in occasione della consegna ufficiale del trofeo, l’attaccante argentino alzerà per la prima volta uno Scudetto da capitano nerazzurro. Il secondo trofeo dopo la Supercoppa Italiana dello scorso gennaio da quando indossa la fascia al braccio, lasciata in eredità da Samir Handanovic.
Arrivato ad Appiano Gentile da giovanissimo nell’estate del 2018, Lautaro ha avuto una crescita costante di stagione in stagione che lo ha portato a diventare tra i calciatori più forti e ambiti in circolazione. Nel 2020, nel bel mezzo del Covid e con i campionati in pausa, c’era stato un momento in cui addirittura l’attaccante era stato vicino all’addio.
Folgorato dalle sue capacità mostrate nel doppio confronto di Champions League nella stessa stagione, il Barcellona nella primavera del 2020 usò la mediazione di Leo Messi per convincere il calciatore ad aprire ad un trasferimento in Catalogna.
Un affare da 111 milioni di euro con l‘Inter, vale a dire la cifra della clausola rescissoria fissata sul contratto dell’argentino. Una trattativa lunga e snervante con i blaugrana che avrebbero voluto raggiungere il costo della clausola tramite l’inserimento di più contropartite già nel mirino dei nerazzurri.
In Argentina, addirittura, nel maggio dello stesso anno diedero quasi per fatto l’affare Lautaro Martinez con il Barcellona. Un’operazione da 80 milioni di euro più il cartellino di Junior Firpo, gradito all’Inter in quel periodo. A stoppare tutto, come rivelato successivamente da Gianluca Di Marzio, fu Antonio Conte, deciso a trattenere uno dei suoi migliori calciatori in rosa.
Frenata che successivamente arrivò dallo stesso Barcellona, ostacolato dalla crisi economica in arrivo causata dalla pandemia. Gli spagnoli tentarono in extremis di cambiare le carte in tavola, abbassando la parte cash con l’inserimento di altre contropartite come Antoine Griezmann. Ma niente da fare, perché per via del Covid l’Inter riuscì a trattenere un calciatore che da lì a pochi anni sarebbe diventato capitano ed avrebbe scritto pagine indelebili della storia del club.
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