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Retroscena Lukaku: trattava con altri club già prima di Istanbul

Le parole di Lukaku dal ritiro del Belgio hanno riacceso la polemica e riaperto la ferita del suo tradimento estivo ai danni dell’Inter. Un voltafaccia consumatosi senza grandi chiarimenti, con il belga che non ha ancora voluto fornire spiegazioni. Per questo motivo, La Gazzetta dello Sport ha provato a fare chiarezza sulla vicenda.

Secondo il quotidiano sportivo, Lukaku avrebbe giocato su due tavoli per diverso tempo, già da prima della finale di Champions League (e forse prima ancora delle semifinali). Il belga, infatti, avrebbe trattato sia con la Juventus, che con il Milan, trattative poi entrambe non andate in porto.

L’addio all’Inter, in sostanza, sembrava già essere preso in considerazione da parecchio tempo, finché a luglio non è stato costretto a venire allo scoperto e prendere una decisione definitiva. Eppure, almeno di facciata, l’atteggiamento e la volontà di Lukaku sembrava essere diversa.

In ogni caso, a far collassare tutto ci avrebbe pensato la panchina in finale di Champions League e, in generale, il trattamento ricevuto da Inzaghi nel 2023. Il belga, infatti, non avrebbe gradito prima il suo minutaggio e poi l’alternanza con Dzeko, dal momento che la vetrina europea è sempre rimasta ad appannaggio del bosniaco, nonostante lui fosse convinto di diventare titolare.

Eppure Inzaghi e l’Inter lo avrebbero rimesso al centro del progetto quest’estate. Lukaku, però, aveva già deciso dopo Istanbul e, stando sempre al racconto della Rosea, avrebbe gradito una comunicazione più tempestiva della società in merito al desiderio di riconfermare lui invece che Dzeko. Il resto è storia nota, con le mancate risposte a società ed ex compagni a fare da coronamento a un comportamento quantomeno ambiguo.

L’opinione di Passione Inter

Non c’è molto da aggiungere rispetto a quanto raccontato da La Gazzetta dello Sport. Le vicende di Lukaku negli ultimi mesi raccontano abbastanza bene il comportamento discutibile tenuto dal belga. C’è da attendere, a questo punto, anche la versione del belga, se mai arriverà. Anche se l’Inter lo ha già dimenticato.

Enrico Traini