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Samardzic, Messaggero: “Ancora frenata”. Ma l’Inter rassicura: visite fissate

Sta montando un piccolo caso attorno al trasferimento di Lazar Samardzic all‘Inter. Tuttavia, non dovrebbero esserci troppi dubbi: il trasferimento del centrocampista serbo è in programma da giorni, ma l’ufficialità sta tardando ad arrivare.

Secondo il Messaggero Veneto, il motivo di questo slittamento sulla chiusura dell’operazione è duplice. Il primo sarebbe dovuto alla necessità dell’Inter di dare priorità all’acquisto del centravanti, che non avrebbe ancora fatto trovare l’accordo con l’Udinese sulle modalità del riscatto obbligatorio di Samardzic, fissato a 15 milioni per la prossima stagione.

Il secondo motivo, emerso nella giornata di ieri, sarebbe un’improvvisa frenata imposta dal padre-agente del giocatore, Mladen Samardzic. Quest’ultimo avrebbe giocato a rialzo sul contratto del figlio, chiedendo una base da 1,8 milioni di euro a salire, 400mila euro in più di quanto proposto dall’Inter, che aveva previsto anche un adeguamento annuo di 100mila euro a salire.

Coinvolta nel trasferimento ci sarebbe anche Rafaela Pimenta, che avrebbe alzato la sua richiesta sulle commissioni. L’avvocata brasiliana sarebbe entrata nell’operazione, avendo tessuto i buoni rapporti tra Karsten Rickart, che assiste ufficialmente Samardzic, e Beppe Marotta.

Smentito, dunque, un rallentamento dell’operazione dovuto a Giovanni Fabbian, come raccontato anche dal suo avvocato, Michelangelo Minieri, sempre al Messaggero Veneto: “È tutto falso. Giovanni ha già trovato l’accordo con l’Udinese e attende solo di salire in auto per raggiungere Udine per mettersi a disposizione di Andrea Sottil. Non siamo noi il problema”.

E, in effetti, come confermato da Sky Sport, il centrocampista classe 2003 sta svolgendo in queste ore le visite mediche con i friulani, in attesa di ufficializzare poi il suo passaggio in bianconero. Visite che, secondo quanto fatto sapere dall’Inter alla nostra redazione, sono previste nella giornata di domani anche per Lazar Samardzic.

Enrico Traini