La telenovela di Lazar Samardzic è ormai conclusa. Il giocatore non sarà dell’Inter e a quanto pare il club nerazzurro ha la ragione dalla sua. Com’è ormai risaputo, il giocatore aveva sostenuto le visite mediche, passate senza problemi, se non un minimo problema cartilagineo si legge sulla Gazzetta dello Sport. Nella giornata di ieri l’entourage del serbo avrebbe cercato una nuova intesa, ma non c’è stato nulla da fare. Già al cambio di procuratore, il terzo in dieci giorni, la trattativa era più che compromessa. Fino all’ultimo c’è stato un tentativo di cambiare le le condizioni stabilite tra i due club e Rafaela Pimenta, all’epoca procuratrice di Samardzic.
Il nuovo entourage avrebbe richiesto delle commissioni in più e una nuova retribuzione al giocatore. Com’è stato raccontato, si trattava di circa 300.000 euro, non una cifra incredibile. Se non fosse che, secondo la Rosea, è stata poi richiesta una percentuale sulla futura rivendita. Comportamento che l’Inter non ha accettato e ha fatto saltare definitivamente la trattativa. Ora il suo posto verrà preso molto probabilmente da Sensi, autore di un ottimo precampionato.
Nella giornata di ieri il padre, Mladen Samardzic, avrebbe chiamato la dirigenza per ricordare che la volontà del figlio fosse comunque l’Inter. Senza però fare un passo indietro sulle richieste. La stessa Udinese avrebbe fatto pressioni al giocatore, senza riuscire a farlo ragionare. Ora i bianconeri sono costretti a riaggregarlo in rosa, con l’idea di tenerlo nonostante i rapporti. Detto ciò non è detto che altri club piombino sul giocatore, tra Serie A e Premier League.
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