Alexis Sanchez all’Inter viaggia sulle montagne russe. Periodi di alti e bassi clamorosi, come dimostrano anche i primi mesi di questo 2022. Dopo aver regalato all’Inter la Supercoppa ed alcune prestazioni e reti pesanti, il “Leone in gabbia” come si è auto definito il cileno, ha smesso di ruggire all’improvviso così come aveva cominciato. Il suo atteggiamento potrebbe anche essere scomodo per Inzaghi, in una squadra in cui lo spogliatoio è cruciale le primedonne sul viale de tramonto non sono propriamente ben viste. Ecco perché riprende quota, dopo alcune settimane di “pace” l’ipotesi di un addio a giugno.
A gravare come una zavorra su Sanchez c’è anche il suo ingaggio pesante. Ma a pesare maggiormente è il suo ego; Sanchez pensa di poter fare ancora la differenza e crede fermamente di dover essere titolare, nonostante le recenti prestazioni. Certo, più si gioca meglio si rende, ma il cileno in nerazzurro ha sempre mantenuto un rendimento incostante. A questo poi bisogna aggiungere una buona dose di infortuni muscolari. Ecco perché pare che i suoi recenti malumori per lo scarso utilizzo, coincisi anche col rientro a pieno regime di Correa, potrebbero essere la spaccatura finale per un suo addio. Contro il Liverpool il numero 7 si accomoderà quasi sicuramente in panchina, venendo scalzato addirittura proprio dal rientrante Tucu.
Non a caso l’Inter segue con interesse il rinnovo di Dybala con la Juventus: l’argentino rileverebbe, sia per ruolo che per ingaggio, proprio il “Nino Maravilla”. Insomma, a meno di clamorosi ribaltoni l’avventura tra l’inter e Sanchez, ormai amareggiato e di malumore, sembra essere giunta al capolinea. Un amore travagliato e mai del tutto sbocciato, che ha raggiunto il suo effimero culmine con la vittoria al foto finish in Supercoppa Italiana.
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