“Non vendere Skriniar al Tottenham non è stata una cattiva idea”. La Gazzetta dello Sport, all’indomani del gol che ha deciso la gara di San Siro tra Inter e Atalanta, elogia il difensore dell’Inter, tornato ad essere decisivo dopo essere stato ad un passo dal lasciare Milano nelle passate finestre di mercato.
L’anti-Milan si chiama Milan. Non è un gioco di parole, ma la pura verità dei fatti. Nella serata più dura e più sporca dell’intera stagione, ci ha pensato il Milan nerazzurro a prendersi sulle spalle la squadra, a segnare un gol pesantissimo e a diventare l’uomo dei sogni dell’Inter. Lo strappo scudetto porta la sua firma, non soltanto in zona gol, ma anche per la marcatura asfissiante su Zapata.
Non c’è nessuno più di Skriniar in squadra che ha vissuto il cambiamento dell’Inter sulla propria pelle. Era stato messo in discussione perché non adatto alla difesa 3 e stava per cedere al corteggiamento di Mourinho. Il tempo però ha dato ragione a lui, a Conte e all’Inter: Milan è diventato uno dei soldati prediletti di Conte, lui è il duro della difesa. Ha segnato due gol di testa, ieri ha concesso il tris di piede regalando tre punti che avvicinano sempre di più il tricolore nella Milano nerazzurra.
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