In una lunghissima intervista su Radio Serie A, Javier Zanetti ha ripercorso tutta la cavalcata di quest’ultima stagione che ha portato l’Inter allo Scudetto della seconda stella. Dal Simone Inzaghi ai calciatori fondamentali per questo Scudetto, il vicepresidente nerazzurro si è pure sbilanciato sul mercato aprendo ad uno dei grandi obiettivi per la prossima estate: Joshua Zirkzee.
Questa l’intervista di Zanetti che inizia con il bagno di folla di piazza Duomo della scorsa domenica: “Per me occupa un momento importante, emotivo. C’era tantissima gente che cantava il mio coro, è stato qualcosa di incredibile. Tanta emozione per la vittoria del campionato che vuol dire seconda stella. In quel momento in cui mi sono affacciato avevo i brividi. Eravamo una cosa sola, l’Inter è la mia famiglia”.
SCUDETTO – “Voluto, dal primo giorno di allenamento i ragazzi, lo staff, tutti noi eravamo concentrati su questo obiettivo. Dall’inizio alla fine dominando il campionato, dimostrando un grande gioco, i nostri tifosi si sono divertiti veramente. Noi non ci siamo mai nascosti su questo, abbiamo sempre detto che volevamo essere competitivi fino alla fine”.
RIVALI – “Pensavamo che il Napoli sarebbe stata una squadra di grandissimo valore, che Milan e Juve avrebbero lottato per lo stesso obiettivo. Ma avevamo consapevolezza di essere una squadra forte. Se mi ha sorpreso più il campionato della avversarie che il nostro? No, è stato merito del gruppo, di Simone Inzaghi e del suo staff”.
PATTO SCUDETTO – “Mai fatto, non c’era bisogno. Tutti all’Inter eravamo dietro lo stesso obiettivo, non c’era bisogno di fare un patto”.
INZAGHI – “E’ stato speciale quando è rimasto calmo nei momenti di difficoltà, credendo nel suo lavoro. Lì si dimostra la forza di una società, nel supportare l’allenatore nei momenti difficili. Se io scelgo un allenatore, credo in lui, non gli posso lasciare la mano nel momento di difficoltà. Quando la squadra perdeva, spesso non meritava di perdere e la prestazione c’era. Credo che ogni vittoria nasce dai momenti di difficoltà, lì si costruisce una mentalità forte”.
MOMENTI DIFFICILI – “Da parte nostra c’era la preoccupazione per i risultati che non arrivavano, ma le prestazioni c’erano. Siamo stati sempre vicini al nostro allenatore, credevamo nel suo lavoro e volevamo aiutarlo. Lì la società deve essere sempre presente”.
VOLTO SCUDETTO – “Ci sono tante facce, ma Lautaro quando fa gol non sembra lui, ti dimostra questa voglia che c’era”.
SORPRESA – “Credo l’adattamento di Thuram, è stata una sorpresa in positivo. Ha subito trovato la sintonia con Lautaro, non era semplice. Per gli attaccanti arrivare nel calcio italiano non è facile, lui si è adattato sin dall’inizio. Poi Pavard che ha più esperienza, ma tutti i nuovi acquisti hanno dato qualcosa subito. Sommer con la sua personalità, Frattesi quando entrava”.
SOMMER – “E’ andato via Onana che con noi ha fatto molto bene, è arrivato un portiere che dà tanta sicurezza, è molto professionale. E’ incredibile come prepara le partite, ci fa piacere avere un ragazzo così in rosa. Delle volte si fanno dei giudizi senza conoscere le persone, lui è stato fondamentale”.
CALHANOGLU – “Grandissima personalità, un trascinatore, uno di quelli che meritava di vincere il campionato in questo modo”.
MKHITARYAN – “Il cervello della squadra, cervello pensante, sempre nel posto giusto, non bisogna spiegargli nulla perché sa tutto”.
BARELLA – “Ha fatto un campionato straordinario, da vero leader, sia in fase difensiva che offensiva, fondamentale”.
DIMARCO – “Il sogno da bambino, possiamo definirlo così. E’ cresciuto così, è andato via ed è tornato, un vero uomo. Si è visto il suo interismo dentro e lo ha fatto da grande protagonista”.
LUKAKU – “Se l’ho perdonato? Non so se la parola giusta è perdonare, noi ci siamo rimasti male soprattutto per la tempistica e perché non è stato chiaro dell’inizio. Fosse stato chiaro avremmo fatto un altro tipo di strategia. Ma è andata così ed auguro a Romelu una grande carriera”.
SCUDETTO – “Lo avrebbe meritato, quando è stato con noi ha dimostrato grande affetto nei confronti dell’Inter e gli piaceva stare con noi. Di sicuro se era in rosa sarebbe stato tra i più contenti”.
SITUAZIONE ECONOMICA – “Si gestisce con grande chiarezza, sapendo quello che dobbiamo fare con una strategia ben precisa. Poi cercando di costruire una squadra con calciatori funzionali al gioco del mister. Se è stato difficile lavorare in questa situazione? Sì, ma anche piacevole perché ti metti alla prova. Vanno via calciatori importanti e ne arrivano altri che possono contribuire a quello che vuole il mister, è stata una grande sfida.
ZHANG – “Se ci è mancato? Solo fisicamente, perché siamo sempre in contatto. Lui è felice, ci teneva tanto ad essere qui, ma non ha potuto”.
MAROTTA LEAGUE – “Questo fa ridere quando tu vedi una squadra che ha dominato dall’inizio alla fine”.
MERCATO – “L’intenzione è che la squadra rimanga tale, cercare di non cedere nessuno perché vediamo in tutti questi ragazzi la voglia di continuare e ne siamo felici. Su chi potrebbe arrivare dipende dalle opportunità, in quel caso lo faremo volentieri rimanendo nei nostri parametri.
ZIRKZEE – “Stiamo parlando di un grandissimo campione, giovane, talentuoso e intelligente. Sta facendo benissimo al Bologna, un calciatore così servirebbe a qualsiasi grande squadre che lotta per obiettivi importanti. Vediamo se si presenta questa opportunità, se si presenta di sicuro magari un pensierino ce lo possiamo fare“.
RINNOVI – “Lautaro e Barella? Loro rinnoveranno di sicuro, sia da parte nostra che loro c’è questa predisposizione a lavorare insieme”.
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