L’operazione che ha visto Radja Nainggolan trasferirsi dalla Roma all’Inter e Nicolò Zaniolo fare il percorso inverso è stata indiscutibilmente una delle peggiori degli ultimi mercati nerazzurri. Il belga a Milano non ha mai sfondato – nemmeno con il suo mentore Spalletti -, mentre l’italiano, nonostante due infortuni gravissimi, ha fatto vedere cose speciali con la maglia giallorossa. Intervistato ieri da La Gazzetta dello Sport, Zaniolo non ha comunque dimenticato il suo passato, pur ribadendo la sua felicità per essere nella capitale: “L’Inter penso abbia sempre bisogno di giocatori già pronti, già formati e io magari in quel momento non lo ero. Sono state scelte loro, li ringrazio perché poi, cedendomi alla Roma, mi hanno fatto arrivare in una città splendida come questa e in una società solida. Giocare qui è bellissimo, per i tifosi, per la città. Sono felicissimo di essere in giallorosso”.
Si è parlato più volte, dopo il suo addio, di un possibile ritorno di Zaniolo all’Inter. Ma cosa c’era di vero? Prova a spiegarlo Fabrizio Romano, noto esperto di mercato, nel suo approfondimento pubblicato su Calciomercato.com: “Beppe Marotta era stato chiarissimo: ‘Non abbiamo chiesto Zaniolo alla Roma e non lo faremo’, lo hanno confermato i fatti durante l’estate. Non perché l’Inter non lo volesse, ma perché sapeva come fosse impossibile impostare un’operazione di questo genere in un’estate di autofinanziamento vissuta dai dirigenti nerazzurri. La Roma quando ha ricevuto sondaggi ha sempre ribadito l’incedibilità di Zaniolo partendo da una maxi valutazione di 60/70 milioni, decisamente inarrivabile con l’impatto Covid sul mercato e non solo”.
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