Ospite di Passione Inter in una nuova intervista esclusiva, l’ex portiere Luca Castellazzi all’Inter dal 2010 al 2014, oggi commentatore televisivo e allenatore dei portieri con l’academy APS3calcio, ha parlato con noi della sua nuova carriera, ma anche dei ricordi nell’Inter post-Triplete. Ci ha dato inoltre un parere su quella di oggi, soffermandosi su Handanovic, le voci su Onana come possibile sostituto dell’attuale portiere dell’Inter e non solo. Potete trovare l’intervista integrale sul nostro canale YouTube.
Tu che lo hai visto da vicino, cosa aveva Julio Cesar in più degli altri portieri? (DOMANDA VALENTINO – ABBONATO TRIPLETE)
“Secondo me le doti di reattività, di velocità nel compiere il gesto della parata. Infatti, spesso in allenamento gli vedevo fare delle parate incredibili. Poi aveva anche questo sesto senso, mi ricordo, nei rigori. Spesso volentieri, riusciva a percepire prima dove avrebbe tirato l’avversario”.
“Poi la cosa bella era il carattere. Julio sbagliava, quelle poche volte, e riusciva a buttare tutto alle spalle. Cosa che per un portiere non è assolutamente facile. A livello mentale era molto solido”.
Come vedi Handanovic oggi, anche nelle vesti di capitano? E potrà accettare un ruolo da secondo portiere secondo te? (DOMANDA NUNZIO – ABBONATO TRIPLETE)
“Come capitano è sicuramente un leader silenzioso: un grande professionista e un esempio. Di conseguenza, il capitano non deve essere soltanto quello che strilla in campo. Deve essere un esempio per gli altri. Samir poi ha sempre dimostrato grande attaccamento alla maglia. È stata un’ottima scelta secondo me”.
“Per il futuro, è inevitabile che per lui parla la carta d’identità. Non saprei quando sarà il momento della successione. Quando succede un mezzo errore, si comincia subito a parlare del suo sostituto. Ma secondo me quest’anno può ancora farlo alla grande perché sta bene, sta dimostrando di aver ritrovato una certa continuità. Bisognerà capire cosa vorrà fare e cosa avrà nella testa Samir. Io non riesco a vederlo in una squadra che non sia l’Inter”.
Quali sono state le valutazioni che hai fatto quando si è presentato l’opzione Inter da secondo portiere?
“Era il campionato 2009-2010, quindi l’Inter si accingeva a vincere il triplete. Avevo 35 anni e venivo da tante stagioni da titolare. Era l’ultimo treno per arrivare in un mondo diverso. Ho avuto l’opportunità di poter fare parte di una grande società”.
“Sapevo che avrei giocato meno, da un lato sono stato fortunato a causa degli infortuni di Julio. Ho giocato anche più di quello che mi sarei aspettato”.
Si parla molto di Onana, è il profilo giusto per l’Inter?
“Portiere bravi ce ne sono in giro però ci si deve anche relazione anche con il costo. Il fatto che Onana sia in scadenza gioca a suo favore. È un portiere molto moderno: bravissimo con i piedi, gioca molto alto e partecipa alla manovra. In porta ha le sue qualità”.
“Sicuramente il fatto di essere stato fermo per la squalifica, non lo aiuta in questo senso. Ci sarà da capire in che condizioni arriverà, per questo auspico che Handanovic resti almeno come vice. Ci sarà da dare tempo a Onana perché si ambienti. L’Inter avrà bisogno di due titolari in porta, ecco. Ci sono squadre che fanno il turnover anche in porta”.
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