ESCLUSIVA /2 – Ancora Ricky Alvarez: “Sunderland? Non lo rifarei. Mi ritirerò al Velez. Quando mi dissero di sostituire Messi…”
Ricky Maravilla racconta il Mondiale 2014: "Leo è un extraterrestre, inconcepibile che qualcuno lo contesti"Un Ricky Alvarez a tutto campo nella video intervista realizzata da Lorenzo Polimanti e Daniele Najjar in esclusiva per Passioneinter.com.
L’ex fantasista nerazzurro non solo ha ricordato il periodo trascorso a Milano, ma ha anche raccontato qualche aneddoto interessante relativo al Mondiale sfumato solo in finale con l’Argentina nel 2014, poi il presente al Velez e la sfortunata parentesi in Premier League al Sunderland.
Ricky, sei tornato in Argentina, nel club che ti aveva lanciato ad alti livelli.
“Si, sono di nuovo a casa. Per me è un’emozione tornare di nuovo in una squadra che mi ha dato tantissimo. Sono cresciuto lì da piccolo, per me tornare è speciale. Tornare a vivere in Argentina con la famiglia ed i amici è speciale, siamo contenti, siamo felici. Ora però dobbiamo fare bene altrimenti rischiamo di non avere un finale positivo di campionato”.
Sei stato anche sfortunato perché si è fermato tutto poco dopo il tuo arrivo lì. Ma che accoglienza hai avuto dai tuoi tifosi?
“Sono stato accolto benissimo. Ho sempre avuto un bel rapporto con loro in tutti questi anni in cui sono stato lontano. Si sono sempre fatti sentire, mi contattavano su Twitter o Instagram. Anche con società e squadra ho sempre avuto un bel rapporto. Tornare qui è stato bello e mi sono ritrovato con tanta gente che conoscevo già da anni”.
Una squadra importante ed ambiziosa la tua che può far bene inseguendo anche le corazzate storiche del campionato
“Questa squadra ha sempre avuto degli ottimi giovani. Se vogliamo fare un paragone, possiamo paragonarla al settore giovanile dell’Atalanta che è molto buono e dà tanti giocatori alla prima squadra oltre a vendere tantissimo. Ha avuto però un periodo un po’ difficile, i risultati non erano quelli che si aspettavano ma la squadra si è ritrovata da qualche anno ed ha giocatori fortissimi in prima squadra. Speriamo che una volta finita l’emergenza riusciremo a fare un bel campionato”.
C’è un ragazzo giovane, Thiago Almada, del quale si parla molto bene anche qui in Italia e con una clausola importante di 22 milioni. Se Zanetti dovesse telefonarti per chiederti di questo giocatore, lo consiglieresti all’Inter?
“Sì, subito! Parliamo di un giocatore fortissimo. Ha diciotto o diciannove anni, è molto giovane ma con personalità. Ha tutto, io lo prenderei subito. Per noi è difficile perché sappiamo che prima o poi andrà via. Ma è normale, perché deve crescere e fare la sua carriera, è un giocatore che non si trova in giro così spesso, quindi lo prenderei”.
Il momento più alto della tua carriera probabilmente è stato il grande Mondiale che avete fatto in Brasile. Che esperienza è stata?
“Sì hai detto bene, per me era un sogno, solamente lo immaginavo da bambino. Bellissimo. Poi un Mondiale speciale perché in Brasile, io ho avuto la possibilità di portare tutta la mia famiglia ed i miei amici, è stata una esperienza bellissima”.
In quel Mondiale dei anche riuscito a ritagliarti uno spazio entrando contro la Nigeria. Sbaglio, o quella partita c’è stato un episodio particolare nel riscaldamento con Messi?
“Venne il preparatore e mi disse che Messi non stava tanto bene e che forse avrei giocato io… feci il riscaldamento a mille all’ora! Il pensiero di dover sostituire Messi era una cosa pazzesca. Poi alla fine ha giocato perché non aveva nulla di grave. Fece doppietta: meno male che non stava tanto bene! Io entrai a mezz’ora dalla fine al suo posto, giornata indimenticabile per me”.
Eppure c’è chi contesta a Messi di non riuscire a replicare in Nazionale ciò che ha fatto al Barcellona…
“Lui ha vissuto tanti anni con intorno una situazione che non era la migliore: tanti alti e bassi, per lui è stato difficile. Ha avuto momento comunque belli come quel Mondiale, la Copa America, ma non è riuscito a vincere qualcosa per quello. Al Barça è a casa ed ha tutto per fare bene. È una cosa fuori dal mondo, non si può capire quello che fa. Discutere lui non è inconcepibile. Quello che fa è impressionante, io l’ho visto dal vivo e lo è ancora di più”.
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È stata anche l’estate in cui sei andato via dall’Inter. Sentivi terminata la tua esperienza a Milano od eri tentato dalla prospettiva della Premier?
“Giocare in Premier è una cosa che avevo sempre voluto provare. Poi l’Inter come dicevo viveva un momento diverso rispetto ad ora. È stata una decisione. Tornando indietro forse non la rifarei. In Inghilterra comunque è stata una bella esperienza, quella di provare il loro calcio. Mi rimarrà comunque fra i ricordi della mia carriera”.
Sei stato anche sfortunato con gli infortuni in quel periodo.
“Dopo la prima partita mi sono fatto male ed ho fatto fatica a riprendermi, è stato un anno particolare. Ma comunque di crescita, di esperienza, vivere il loro calcio, la loro cultura, il loro paese tanto diverso dall’Italia. È stato un periodo comunque bello”.
Sei rimasto un po’ deluso per come è finita?
“Sì, ma con me stesso. Volevo essere all’altezza di quel campionato. Per altri motivi non ci sono riuscito, mi rimane quel rammarico. Però dai, è andata così e mi tengo le cose positive”.
Per chiudere, il Velez è il club nel quale puoi pensare di chiudere la tua carriera?
“Sì, chiudere qui sarebbe il massimo, ma devo lavorare per poter finire bene, chiudere in bellezza”.
E dopo ti vedi sempre nel mondo del calcio?
“Ancora non lo so. Però vorrei essere pronto a fare quello che deciderò di fare, nel momento in cui deciderò. Per ora continuo a pensare al campo”.
La redazione di Passioneinter.com ringrazia Ricky Alvarez per la cortesia e simpatia dimostrare nel corso dell’intervista
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