ESCLUSIVA – Aubameyang, parla il C.T. del Gabon: “Con Conte sarebbe una macchina. In Italia avrebbe tutto ciò che gli serve”
Patrice Neveu ai microfoni di Passioneinter.com: "I Gunners devono chiarire la loro posizione. Età? Ha fame di vittorie, questa è la sua garanzia. E' un felino"I tifosi dell’Inter hanno ormai capito che, con o senza la partenza di Lautaro Martinez, nel reparto avanzato qualcosa cambierà la prossima stagione. Alexis Sanchez ha ancora qualche settimana per far cambiare idea alla dirigenza, la quale sembra però maggiormente intenzionata a non riscattarlo. Sebastiano Esposito potrebbe partire per fare esperienza. Se poi davvero il Barcellona si facesse sotto per portare in Spagna El Toro, ecco che almeno un arrivo di spicco sarà lecito aspettarselo.
Il nome di Edinson Cavani è il primo indiziato, sia per la sua grande esperienza che per il fatto che arriverebbe dal mercato dei parametri zero, sul quale la Beneamata ha dimostrato grande attenzione e prontezza per cogliere le occasioni. Un altro nome che però sta tornando sempre più in auge è quello di Pierre-Emerick Aubameyang, che per sua stessa ammissione è in attesa di una proposta di rinnovo da parte dell’Arsenal che, ad oggi, ancora non è arrivata.
La redazione di Passioneinter.com ha contattato in esclusiva il commissario tecnico della nazionale in cui milita Aubameuyang (il Gabon), Patrice Neveu, per parlare del possibile futuro in Italia del numero 14.
Patrice, prima di tutto come stai, qual è la situazione in Gabon in questo periodo difficile?
“Dall’inizio di marzo 2020 e la cancellazione delle partite di qualificazione per la Coppa d’Africa ho soggiornato in Gabon a Libreville. A livello personale, sto bene. Il campionato locale gabonese è ancora fermo, speriamo in un miglioramento della situazione sanitaria. Attualmente, le misure preventive sono sempre drastiche, vale a dire che c’è l’obbligo di indossare la mascherina e c’è il coprifuoco alle 18:00. Tutti devono restare a casa”.
Qual è il tuo rapporto con Pierre Emerick Aubameyang? So che lo hai convinto a tornare a giocare per il Gabon lo scorso autunno.
“Dal momento in cui sono stato nominato allenatore, ho voluto incontrare personalmente un gran numero di giocatori, per parlare di passato e futuro. Ovviamente ho incontrato anche Pierre Emerick, a Parigi durante una pausa che il suo allenatore gli aveva concesso. Il nostro scambio è stato franco, diretto e sincero. E’ fra i top al mondo. Dunque come tutti i giocatori di quel livello si aspetta di giocare nelle migliori condizioni, organizzative, professionali, mediche. Dopo averlo ascoltato, gli ho fatto alcune domande, capendo che aveva sofferto molto per le ingiuste critiche subite, con le conseguenti, legittime frustrazioni. Ho cercato allora di togliergli ogni dubbio dalla mente. A volte le selezioni africane possono far sorgere piccole preoccupazioni organizzative, frustranti per i giocatori abituati a organizzazioni impeccabili nel loro club”.
Ed i risultati si sono visti.
“Pierre ama il suo paese, me lo ha confermato e mi ha ribadito tutte le sue ambizioni per giocare per le pantere. Dalle prime uscite con Burkina Faso, Marocco, Repubblica Democratica del Congo, Angola da buon capitano è subito passato dalle parole ai fatti. Record di gol e grande determinazione, proprio come mi aveva promesso. E’ il capitano perfetto per questa squadra, ed è anche la cinghia di trasmissione perfetta tra i giocatori e me. È un ragazzo molto retto, leale e molto rispettoso”.
Ci sono molte voci su di lui per il prossimo mercato, in quanto non ha ancora rinnovato il suo contratto con l’Arsenal. Dove pensi che giocherà?