ESCLUSIVA – Fabio Simplicio esalta il suo Parma: “Può fare la partita della vita. Ero dell’Inter nel 2010: ecco perché saltò tutto”
L'ex centrocampista di Parma e Roma in esclusiva ai microfoni di Passioneinter.com ricorda il passato e parla di Gabigol: "Se tornasse ora in Italia potrebbe essere il cannoniere che stiamo ammirando in Brasile"
Poche ore al calcio d’inizio di Inter-Parma: la squadra di Antonio Conte vuole continuare il proprio cammino quasi perfetto ed interrotto, in campionato, soltanto dalla sconfitta contro la Juventus. Il discorso è stato ripreso immediatamente con il Sassuolo, pur con qualche difficoltà e brivido nel finale. Ora tocca al Parma, squadra che ha sorpreso fino a qui, ma che dovrà fare a meno di alcuni giocatori importanti come Inglese, Bruno Alves e Cornelius.
La redazione di Passioneinter.com ha contattato in esclusiva un ex giocatore dei ducali, Fabio Simplicio, per parlare della sfida e per ricordare alcuni aneddoti legati al passato.
Simplicio, segue ancora il calcio italiano?
“Sì, lo seguo ancora. Quest’anno, come negli ultimi, vedo ancora la Juventus davanti a tutti: è tutt’ora la squadra più forte. Penso però che quest’anno possa essere diverso dagli ultimi”.
Oltre al Napoli, crede che anche l’Inter possa dare fastidio ai bianconeri?
“Credo che sia ancora presto per sapere se effettivamente l’Inter possa lottare fino in fondo per lo Scudetto, ma è vero che queste che hai citato sono le due squadre con le carte in regola per poter dire la loro e far fare più fatica alla Juventus nella corsa al titolo”.
Fra poche ore si giocherà Inter-Parma. Questo Parma è sulla strada giusta per tornare forte come un tempo?
“E’ bello vedere il Parma che risplende come ai vecchi tempi. Spero davvero che oggi possano fare la partita della vita!”.
Pensi che possano fare uno “scherzo” all’Inter oggi a San Siro nonostante le assenze?
“E’ difficile, ma non impossibile. E poi si sa, il calcio insegna che può sempre succedere di tutto”.
Lei di sfide contro l’Inter ne ha giocate molte, sia con la maglia del Parma che con quelle di Palermo e Roma. Ce n’è una che ricorda in particolare più delle altre?
“Sì, la prima che ho giocato con il Parma contro l’Inter nel 2005. Finì 2-2 con un mio gol su calcio di rigore per il momentanteo 1-0. Segnare quel gol fu una emozione mai sentita prima”.
Sei stato anche vicino a giocare con l’Inter, nel 2009, ma saltò tutto. Che cosa successe?
“Era davvero tutto fatto quella estate, accordi stipulati e tutto pronto per le firme. Ma c’erano due ragazzi della Primavera che dovevano fare il percorso inverso per andare al Palermo ed i genitori non vollero dare l’ok. Per questo saltò tutto”.
La chiamò mai Mourinho per dirle di venire?
“No si parlarono soltanto i dirigenti, ma mi serbbe piaciuto lavorare con lui perché in quel momento era il migliore del mondo”.
Rimpiangi un po’ di non essere andato nella squadra che poi vinse tutto?
“Un po’ sì a dire il vero. Loro erano una bellissima squadra. Poi però ho capito che probabilmente non era ancora l’ora di andare va. Sono ritornato a giocare al Barbera con i fischi del pubblico. Ma alla fine della prima partita giocata sono riuscito a segnare proprio contro il mio Parma ed alla fine ho fatto la pace con il pubblico”.
Oggi lavora ancora nel calcio?
“Sì lavoro ancora nel mondo del calcio, visto che ho iniziato a fare il procuratore dei calciatori”.
Un altro brasiliano oggi sta facendo molto bene in Brasile, ma in Italia ha fallito: Gabigol. Cosa non ha funzionato secondo lei?
“Qui lui fa la differenza perché il nostro calcio è diverso e gioca in una squadra che si muove per lui. Penso però che se dovesse tornare ora in Italia potrebbe imparare come funziona il vostro calcio. Potrebbe essere davvero il cannoniere che stiamo ammirando qui in Brasile”.
LA REDAZIONE DI PASSIONEINTER.COM RINGRAZIA FABIO SIMPLICIO PER LA CORDIALITA’ DIMOSTRATA
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