6 Novembre 2019

ESCLUSIVA – Ferri: “Inter, ieri calo mentale importante. Conte? Farà tornare il club competitivo, dietro c’è un progetto e fa paura a molti”

L’ex difensore dell’Inter analizza il ko di Dortmund ai microfoni di passioneinter.com: “Bisogna crescere e far tesoro degli errori per essere competitivi su tutti i fronti”

Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca, fa male ma dalla quale bisogna comunque trarre spunti per la crescita. L’Inter del primo tempo ha avuto un volto, nella ripresa una metamorfosi in negativo. Il 3-2 di Dortmund deve servire per imparare dagli errori, individuali e non, in maniera tale da costruire un Inter competitiva negli anni su tutti i fronti. Ad analizzare il ko nella serata di Champions League, interviene ai microfoni di passioneinter.com, l’ex difensore nerazzurro Riccardo Ferri, lui che ha giocato e vinto in terra tedesca nella stagione 1993-94 con il trionfo, poi, nella Coppa Uefa di quella stagione.

LA PARTITA – “L’Inter è all’inizio di un percorso e di un progetto appena nato. Non è una giustificazione nei confronti del mister e della società, ma sono considerazioni da fare in virtù di una nuova programmazione. Chiaramente dopo quattro mesi ci sta che alcuni aspetti siano da migliorare, ieri sera, come contro lo Slavia Praga, è stata una partita che ha evidenziato alcuni difetti e situazioni su cui lavorare nel prossimo futuro. Non credo sia dovuto alla stanchezza fisica il risultato di ieri sera, credo si sia trattato di un calo mentale che è sfuggito di mano e non si è riusciti a gestire. Balza all’occhio perché tra il primo ed il secondo tempo la differenza è importante a livello di atteggiamento. La panchina corta può essere un dettaglio sul quale sia società che allenatore stanno lavorando per migliorare il parco giocatori”.

LO SFOGO – “Come ho detto anche prima della gara di ieri sera, quest’anno come non mai la società è ambiziosa e coesa con l’allenatore. Penso che troveranno insieme la strada giusta per far diventare l’Inter competitiva. Ripeto che essendo un progetto nato quattro mesi fa bisogna dare tempo di lavorare. Ovvio che non finisce tutto dopo la sconfitta di ieri sera. Io rimarrei sereno per quello che è il lavoro che stanno facendo, il tifoso nerazzurro tiene a cuore questi elementi e vorrebbe vedere sempre la squadra al top per un club blasonato come l’Inter”.

MOMENTO -“L’Inter fa paura perché ha delle idee ed una progettualità. Bisogna fare tesoro senza dubbio del primo tempo, ma anche del secondo tempo bisogna far tesoro per crescere a livello sia di qualità che di gestione delle partite. È un lavoro che non vedi dall’oggi al domani, serve tempo. L’Inter ha giocato due ottime partite con Barcellona e Juventus che sono due squadre consolidate, costruite nel tempo attraverso un progetto tecnico, due sconfitte che non hanno fatto scalpore come ieri. A Dortmund non si riesce a dare una spiegazione sulla metamorfosi della squadra, da fastidio se vogliamo”.

OBIETTIVI – “Penso che l’Inter debba essere sempre competitiva su tutti i fronti. Bisogna fare esperienza e creare delle basi solide per essere una società ambiziosa nel tempo. Non bisogna concentrarsi su un solo ramo, ma su tutti per crescere. Non bisogna fare calcoli, bisogna soltanto credere in quello che si fa e cercare di centrare tutti gli obiettivi. Si deve combattere per il passaggio del turno, nonostante un dispendio importante di energie. Bisogna essere protagonisti, giocarmi tutte le competizioni e giocarmi tutte le partite contro tutti”.

 Di Giovanni Parisio

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