A cura di Raffaele Digirolamo e Daniele Najjar
Dieci anni che i tifosi dell’Inter non sentivano questo brivido a fine stagione: dal post-Triplete, è la prima volta che i nerazzurri si qualificano ad una semifinale in una coppa europea. Questa sera, nella sfida unica contro lo Shakhtar Donetsk, i nerazzurri avranno la possibilità di iscriversi alla finale di Europa League del 21 agosto contro il Siviglia, che ieri ha eliminato il Manchester United (2-1).
La redazione di Passioneinter.com ha contattato in esclusiva Andrea Maldera, assistente tecnico di Andrij Shevchenko nella nazionale Ucraina. Maldera conosce molto bene i prossimi avversari di Conte e ci ha aiutato a capire meglio i loro punti di forza e quelli deboli. Con lui abbiamo parlato poi anche di Vitalij Mykolenko, talentino della Dinamo Kyev accostato alla Beneamata in queste settimane.
Inter-Shakhtar Donetsk: che gara si aspetta?
“Sicuramente sarà una gara tirata, come è giusto che sia per una semifinale. Ma credo che l’Inter abbia tutte le carte in regola per passare il turno in quanto superiore allo Shakhtar sotto tutti i punti di vista. L’unico aspetto che può essere a favore degli ucraini è il ritmo: ci sono state molte partite in poche settimane con temperature alte. Se giochi al loro ritmo, ti possono mettere in difficoltà. Palleggiano bene, amano il possesso palla e rischiano di farti correre a vuoto. L’Inter li deve far difendere: se gli fa fare la partita possono aver fastidio. Pressandoli e tenendo alta la pressione può tenere la situazione sotto controllo”.
A cosa ed a chi dovrà far maggiormente attenzione l’Inter?
“Servirà innanzitutto rispetto, lo Shakhtar dalla metà campo in su ha giocatori di qualità ed esperienza. I vari Taison, Marlos, Junior Moraes non sono giovanissimi, sono intelligenti, sanno leggere i momenti, possono sfruttare le situazioni in cui l’Inter potrà trovarsi in inferiorità numerica dietro. Taison è bravissimo a puntare subito la porta, Marlos è molto bravo nelle scelte negli ultimi 20 metri, Moraes è un finalizzatore. In mezzo sta facendo molto bene Marcos Antonio, un centrocampista un po’ tuttofare, bravo nell’interdizione, discreto nella gestione della palla. Lo Shakthar è una filosofia di calcio, cerca il possesso palla. Se l’Inter tiene un ritmo alto, non dico che non ci sia partita, ma il match si metterebbe su binari favorevoli per i nerazzurri”.
Negli ultimi match Lukaku ha messo in mostra il suo strapotere fisico, difficilmente contenuto dalle difese avversarie. Si potrà ripetere stasera?
“Sicuramente, Lukaku è un centravanti che potrebbe mettere in difficoltà qualunque difensore al mondo. Kryvtsov è un buon difensore, ma sulla forza perde qualcosa. Khocholava invece ha qualcosa in più da questo punto di vista, ma Romelu ha tutto per essere determinante. Dovrebbe fare il belga la sua peggior partita e loro la migliore. L’unico aspetto su cui fare attenzione è la condizione fisica, visti i tanti impegni”.
Eriksen negli ultimi match è partito dalla panchina, risultando comunque prezioso con il suo ingresso nel secondo tempo. Anche domani potrebbe a suo avviso risultare determinante in tal senso?
“Assolutamente sì. I cambi saranno importanti, a meno che ovviamente il match non sia subito indirizzato a senso unico per una delle due squadre, ma non credo. Lo Shakthar ha cambi di valore soprattutto davanti con Solomon, Konoplyanka, Teté. L’Inter ha Eriksen, un giocatore di classe, esperienza, qualità. Nel momento del calo lui potrebbe essere determinante”.
Un suo bilancio sul primo anno di Conte all’Inter fino ad ora?
“Sempre difficile dare un voto ad un collega. Al primo anno ha dovuto cambiare tanto, il modo di pensare, nuovi giocatori, il modulo. Sicuramente la sua stagione è andata in crescendo, con un finale di stagione importante e l’accesso alla semifinale. Gli dò quindi un voto positivo, il prossimo anno sarà sicuramente quello della conferma e del salto per la vittoria di qualche titolo”.
Nelle ultime settimane un giovane talento ucraino è stato accostato a diversi club italiani, fra cui l’Inter: Mykolenko. Che ne pensa di lui?
“E’ un giovane molto molto interessante. Non a caso è seguito da molti club italiani ed inglesi. E’ giovane, ha molte presenze nel club. Credo che possa giocare in un campionato importante come la Serie A. Quello ucraino è di un livello nettamente inferiore a quello italiano, questo lo penalizza un po’. In una squadra come l’Inter, nel 3-5-2, lo vedrei come alternativa a Bastoni più che come esterno, anche se da noi gioca come terzino. Perché nella metà campo in su è un buon giocatore, ma non ha quegli spunti che una squadra come l’Inter potrebbe ricercare nel ruolo”.
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