ESCLUSIVA – Juventus-Inter vista da Cobolli Gigli: “La Juve deve dimostrare di più. Temo Barella. Lukaku? Spero che giochi Chiellini…”
L'ex presidente dei bianconeri ai microfoni di Passione Inter a poche ore dal derby d'ItaliaUna settimana dopo, eccoci di nuovo qua, ad attendere un derby d’Italia. Juventus-Inter è sempre una sfida che vale ben oltre la mera soddisfazione di aver vinto una partita in più. In questo caso poi, alla storica rivalità fra i due club si aggiunge l’importanza di raggiungere una finale, e di trasmettere insicurezza all’avversario in vista della volata-Scudetto.
Un match pieno di significati e di possibili ripercussioni dunque, con i due allenatori, Pirlo e Conte, combattuti fra la voglia di vincere e la necessità di dare riposo ad alcuni giocatori, visto l’intensificarsi degli impegni. Per presentare questa importante serata la redazione di Passione Inter ha intervistato Giovanni Cobolli Gigli, presidente della Juventus dal 2006 al 2009.
Arriva Juventus-Inter, cosa si aspetta da questo match: è già chiuso o ci possono essere sorprese?
“Sarà difficile per entrambe, è in palio una finale di un torneo importante, anche se non è la Champions o il campionato. Le due squadre vorranno dimostrare molto: l’Inter di essere forte come lo è stata nella sfida in Serie A, la Juventus di avere recuperato la propria forza, come ha fatto all’andata. Sarà una partita giocata per davvero. I giocatori di classe faranno la differenza. Temo Barella e Lukaku nell’Inter, nella Juve mi affido a Bonucci ed agli attaccanti che giocheranno. Mi spiace che per il turnover credo non giochi Chiellini, un grandissimo calciatore, l’unico ad aver fatto una partita decente nella partita di campionato persa, ha fatto una lotta da giganti con Lukaku”.
Quindi il risultato di questa sera potrà avere ripercussioni anche sulla lotta scudetto?
“Sicuramente a livello psicologico. L’Inter deve puntare allo Scudetto perché non ha la Champions, la Juventus ha anche l’Europa. Ma i bianconeri devono dimostrare di più: stanno venendo fuori da una cura di un giovane allenatore arrivato da poco, che sta imparando velocemente ma forse non ha ancora imparato del tutto la lezione. L’Inter ha Conte abituato ad infondere aggressività ed attenzione ai suoi. A volte anche troppa perché dopo 2-3 anni i giocatori non ce la fanno più”.
Le piace Pirlo?
“Sì, mi piace. Innanzitutto per il campione che è stato. Poi come tono, come personaggio. Magari deve imparare ad urlare di più in panchina, ma chi lo sa che non vada bene anche così. E’ chiaro che poi lui stia facendo dei grandissimi passi avanti, ma stia scontando un certo tipo di noviziato. Mi sembra che la Juve gli stia dando fiducia, mi auguro quindi che possa diventare il tecnico dei bianconeri anche per i prossimi anni”.
I bianconeri hanno Cristiano Ronaldo, uno dei più grandi giocatori del mondo e stanno trovando compattezza. Ma sono ancora loro la squadra da battere?
“Ci sono almeno altre due squadre che stanno dimostrando di essere alla pari o anche superiori. Il Milan sta facendo cose incredibili, ma avrà la distrazione dell’Europa. L’Inter è quella che è strutturata meglio, non avrà dispersione di tempo ed energie non avendo la Champions. Queste due sono le pretendenti più importanti per lo Scudetto. La Juve se continua su questa strada e con questa attenzione può far bene. Sul gioco di Pirlo quello che mi preoccupa come tifoso è il fatto di partire sempre con il gioco dal portiere: basta una distrazione o uno scatto in più degli avversari per perdere palla in una zona pericolosa. Mi crea qualche patema d’animo, anche se ormai lo fanno in tanti”.
Guardando in casa Inter, come arrivano invece i nerazzurri a questa sfida?
“Il reparto più forte dei nerazzurri è il centrocampo, unito all’attacco. Anche la difesa è importante, con un portiere che ha commesso alcuni errori, ma che rimane un campione. Ma il punto di forza è lì in mezzo, con Barella che sta dimostrando quanto vale e la potenza in attacco con Lukaku e gli altri. Si vede quando vuole rimontare e punta tutto su Lukaku: per gli avversari è sempre preoccupante”.
E in prospettiva considerando che la Juve sta ripartendo e l’Inter sta avendo movimenti societari, come vede queste due società?
“Non auguro all’Inter che i movimenti societari possano influire sul morale, magari lo hanno fatto sul mercato. Magari ora Suning non è più in grado di investire, anche se credo per motivazioni più politiche che di natura finanziaria. E questo può creare apprensione in Marotta, in Conte che è sempre affamato, ma non credo sui giocatori. Purché gli venga pagato lo stipendio, mi passi la battuta”.
La redazione di Passione Inter ringrazia Giovanni Cobolli Gigli per la disponibilità
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