4 Aprile 2025

ESCLUSIVA – Alle origini di Berenbruch: dal Cernusco all’esordio nel Derby

Il racconto del suo primo presidente ai nostri microfoni

In attesa del suo debutto in Serie A, Thomas Berenbruch si è già tolto lo sfizio di vivere da vicino le emozioni che solo un derby di Milano sa trasmettere. Dopo l’esordio con la prima squadra dell’Inter dello scorso 11 marzo nel match di Champions League contro il Feyenoord, il talento della Primavera nerazzurra è stato mandato in campo per una manciata di secondi da Simone Inzaghi anche in occasione del match di andata delle semifinali di Coppa Italia contro il Milan dello scorso mercoledì.

Una gioia indescrivibile quella vissuta dal centrocampista classe 2005, destinato ad un futuro luminoso. A ricordarne le origini, in esclusiva su Passione Inter, è stato Giuliano Astuti, suo primissimo presidente ai tempi dell’FC Cernusco: “Era venuto nella nostra società che allora si chiamava FC Cernusco, però lui giocava già a Verderio, credo all’Oratorio. Poi venne con noi a fare un torneo, uno di quei tornei pasquali. Così gli piacque l’ambiente, anche perché nella nostra squadra allora giocava suo cugino. Lo zio lo portò a Cernusco e venne tesserato l’anno successivo, nella stagione 2014/15. Io ero presidente dell’FC Cernusco, proprio quell’anno si fece una fusione con il Merate e la squadra cambiò nome in Brianza Cernusco Merate. Quando si è fatta la fusione con il Merate poi sono diventato vice presidente”.

Un talento cristallino già all’età di dieci anni che da lì in avanti avrebbe iniziato la sua lunga scalata verso il grande sogno di vestire la maglia dell’Inter: “Mi ricordo che quando fece quel torneo giocò con i 2004, quindi con ragazzi più grandi. Si capiva subito che aveva delle buone qualità. Quando lo abbiamo tesserato, con noi ha fatto secondo e terzo anno pulcini. Indubbiamente avrebbe potuto giocare con gli esordienti perché era talmente bravo e tutti venivano a vedere questo ragazzino. Quello di centrocampista è sempre stato un po’ il suo ruolo. Si vedeva che aveva capacità diverse rispetto agli altri, per questo è andato alla Tritium, per fare un salto in avanti. Dopo due anni scelse di andare alla Tritium, dove rimase un anno. Poi dalla Tritium è andato al Renate. E’ rimasto con il Renate sei mesi, il cartellino poi lo ha acquistato l’Inter dando la possibilità di lasciarlo in prestito. In totale a Renate ha giocato due anni”.

Prima del passaggio alla Tritium, però, non erano mancati gli apprezzamenti nei suoi confronti, come ha ricordato Astuti: “Era visto da tutti, la nostra squadra era seguita da diverse società professionistiche. L’Atalanta, il Como, il Monza, l’Albinoleffe. Il ragazzo era conosciuto e voluto un po’ da tutti. Poi scelse di andare alla Tritium perché probabilmente era una società a quei tempi più referenziata, si avvicinava pure di più a casa. Era sotto gli occhi di tutti, tutti lo cercavano”.

Dai tornei giovanili con l’FC Cernusco al doppio esordio con la maglia dell’Inter, prima in Champions League e poi in un derby di Milano. Tappe importanti di una crescita costante che rendono orgoglioso chi, come il suo ex presidente Astuti, lo ha visto muovere i primi passi nel mondo del calcio: “Ora lo seguo in televisione quando gioca la Primavera, è transitato da noi e lo rivedo sempre con piacere”.

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Autore:
Antonio Siragusano

Antonio Siragusano, classe 1995, fa parte della redazione di Passione Inter dal 2017, di cui ne è responsabile editoriale dal 2024. Laureato in Editoria, Culture della Comunicazione e della Moda, dal 2021 è iscritto all’Ordine dei Giornalisti. Appassionato di telecronache e calciomercato, scrive di Inter da quasi dieci anni.