ESCLUSIVA – Pauluzzi (L’Équipe): “Giroud prezioso per Conte. Icardi, chi aveva dubbi su di lui? Già a maggio Wanda mi chiese…”
Il corrispondente per l'Italia del noto quotidiano sportivo francese parla poi di Agoumé: "Ho parlato con il tecnico dell'Inter: lo vede come un vice-Brozovic, che ad oggi manca in rosa"Filo diretto fra l’Inter e la Francia: negli ultimi anni le attività di mercato, sia in entrata che in uscita, fra l’Inter e la Ligue 1 si sono decisamente intensificate. Dal campionato transalpino sono arrivati Kondogbia, Dalbert, Agoumé, mentre ha fatto il percorso inverso Icardi, che sta provando a convincere il Psg a riscattarlo. Per gennaio poi, Conte ha chiesto esperienza e rincalzi importanti: ecco dunque che nel reparto avanzato potrebbe arrivare Giroud, in forza al Chelsea e nella nazionale francese.
Di tutte queste tematiche la redazione di Passioneinter.com ha parlato con Valentin Pauluzzi, corrispondente per l’Italia del quotidiano L’Equipe.
Come prosegue l’ambientamento di Icardi in Francia?
“Benissimo, c’erano pochi dubbi sul fatto che potesse fare bene al Psg. Ha portato l’Inter sulle proprie spalle per tanti anni, ha segnato tanto. Figurati se non segnava altrettanto o anche di più a Parigi con vicino Di Maria, Mbappé, Neymar. Penso che sia un giocatore che può far bene in qualsiasi campionato visto che è un animale d’area di rigore, non è che soffra uno stile di gioco piuttosto che un altro”.
Parigi come sta accogliendo il suo “personaggio”? Si pensa al possibile affare viste le condizioni economiche di favore o i fatti accaduti a Milano destano qualche dubbio?
“Beh c’erano un po’ di perplessità perché in Francia la Serie A non è molto seguita: di Icardi si sapeva soprattutto della situazione che stava vivendo negli ultimi mesi all’Inter. Poi come spesso accade i gol spazzano via ogni dubbio e quindi non ci sono particolari paure. Anche perché comunque lui è uno che parla poco e fa sempre parlare il campo, bene o male era accaduto anche all’Inter nonostante le polemiche. Viene fuori soprattutto il calciatore piuttosto che il personaggio, che io non vedo nemmeno come un “personaggio”, tutt’altro”.
Hai potuto parlare con Wanda Nara in passato: pensi che i suoi dubbi circa la vita familiare in Francia possano avere un peso nel riscatto di Mauro a giugno?
“Con lei ci ho parlato prima del trasferimento, quindi non saprei. Però ricordo che finita l’intervista mi chiese informazioni sul Paris Saint Germain, ed eravamo a fine maggio, voleva sapere com’era la situazione. Quindi non so se c’era già stato qualche contatto. Poi anche se lei ci tiene molto a fare la madre come si deve, sa comunque che il benessere professionale del marito è altrettanto importante. Si adatterà”.
Per rinfoltire l’attacco l’Inter vuole prendere il francese Giroud a gennaio: pensi che possa dire la sua in Serie A?
“Può dire la sua, ma come rincalzo. Verrebbe a fare la prima riserva di Lukaku e Lautaro. Sarebbe più prezioso in ottica europea: gioca le coppe da tanti anni, come pochi giocatori dell’Inter e questo Conte lo ha fatto notare. Gioca poco nel Chelsea, ma perché lì ora c’è un progetto improntato sui giovani. Con la Francia è sempre titolare. Deschamps e Conte sono molto amici e secondo me Conte si fida molto di lui e non avrà dubbi che lui possa fare molto bene in Italia”.
La scorsa estate dalla Ligue 1 è arrivato Lucien Agoumé: cosa si devono aspettare i tifosi per il suo futuro?
“Potrebbe essere uno dei giocatori che potrebbe rientrare pian pianino nelle rotazioni della squadra se qualcuno deve rifiatare ogni tanto. Conte lo vede regista: me lo ha detto lui stesso in un’intervista che deve ancora uscire. Non dico che possa essere lui il vice Brozovic, che manca in rosa, ma magari ha questa mezza idea. Agoumé ha già accumulato esperienza in Francia con il Sochaux fra i professionisti”.
L’Inter è molto attenta al campionato francese. C’è qualche prospetto da tenere d’occhio per le prossime sessioni?
“Camavinga del Rennes, ha appena preso la cittadinanza francese, è un centrocampista molto forte, ma c’è mezza Europa su di lui. L’Inter però se vuole tornare a competere deve poter pensare anche di poter comprare giocatori del genere. Sarebbe un colpo alla Agoumé appunto. L’Inter è brava andare nelle squadre minori francesi, nei campetti di periferia, per scovare talenti. Direi che l’Inter deve continuare così, perché sono talmente tanti i talenti che per forza qualcuno rimane fuori dal settore giovanile francese”.
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