11 Agosto 2020

ESCLUSIVA – Zé Elias sogna: “Europa League, poi lo Scudetto! Lautaro sarà il più forte. Conte? Non può sfogarsi così, ora…”

L'ex centrocampista nerazzurro ha vinto la Coppa Uefa a Milano, nel 1997/1998: "Questa squadra ricorda quella di Simoni nei risultati, ma non paragonate Lukaku a Ronaldo..."

L’arrivo del campione in attacco che risulta determinante, il nuovo tecnico, il secondo posto in campionato ed ora la possibilità di arrivare alla finale in Europa League (ex Coppa Uefa): secondo molti, l’Inter di Antonio Conte e Romelu Lukaku ricorda per alcuni aspetti quella della stagione 1997/98, quando in panchina arrivò Gigi Simoni e nel reparto avanzato un certo Ronaldo.

La redazione di Passioneinter.com ha parlato in esclusiva di questo finale di stagione con chi, quella squadra, l’ha vissuta da dentro: l’ex centrocampista Zé Elias. Il brasiliano accetta il parallelismo: “Sì, per i risultati il paragone regge”. Ma solo fino ad un certo punto: “Paragonare l’impatto di Lukaku con quello avuto da Ronaldo non ci sta: il Fenomeno era semplicemente un’altra cosa!”. Come dargli torto? Di seguito l’intervista.

Zé Elias, come sta? Di cosa si occupa oggi?

“Sto bene, tutto bene qui. Ora lavoro come commentatore nella Espn in Brasile”.

La sua Inter si è qualificata in semifinale di Europa League, per la prima volta da quando è stata riformata.

“La qualificazione in semifinale è importantissima per Conte, per trovare equilibrio: la possibilità di vincere titoli aiuta molto anche nella gestione dello spogliatoio. Già comincia a mettere nella testa dei giocatori quanto sia bello vincere, nell’ottica di puntare anche allo Scudetto. Questa è una cosa importante. Ora ci saranno dei confronti importanti, ma mi auguro che l’Inter possa arrivare in finale”.

I nerazzurri possono vincere la coppa secondo lei?

“Sì, credo ce la possa fare. Sarebbe bellissimo per il gruppo, ma come dicevo prima sarebbe importante anche per il prossimo anno. Permetterebbe a Conte di lavorare più tranquillo e sereno. Costruirebbe la squadra a sua immagine con più semplicità, con i suoi uomini”.

Vede analogie fra la vostra Inter che vinse la Coppa Uefa nel 1998 e questa? Oltre ai numeri, c’è un Lukaku che sta avendo a Milano un impatto fortissimo, un po’ come quello di Ronaldo.

“Nei risultati sì, secondi in campionato ed ora con la possibilità di vincere l’Europa League. Il paragone con l’Inter di Simoni ci sta. Però paragonare l’impatto di Lukaku con quello di Ronaldo no, non ci sta: il Fenomeno era un’altra cosa!”.

Se le parlo dell’Inter qual è la prima cosa a cui pensa?

“Nella mia testa compaiono subito Ronaldo, Moratti ed i tifosi. Dopo arrivano i tantissimi momenti che ho vissuto lì, importantissimi per la mia vita come calciatore”.

Conte le piace? Che ne pensa del suo sfogo di qualche giorno fa?

“Credo che sia bravissimo, ha già scritto pagine della storia del calcio vincendo titoli. Però anche lui deve trovare un equilibrio. Credo non abbia riflettuto abbastanza prima di sfogarsi contro la dirigenza. Voleva che i dirigenti lo difendessero, ma adesso dovrà essere lui a sopportare le critiche, ad assumersi le sue responsabilità, perché lui riceve molti soldi dall’Inter per fare il suo lavoro. Se vuoi solo elogi… non puoi sfogarti così dopo qualche sconfitta. Non si è mai preso le sue responsabilità. Se prenderà qualche critica ora dovrà subire e stare zitto, i dirigenti non devono di certo difenderlo. Perché solo i dirigenti devono prendersi le responsabilità e lui no? E’ lui che fa le scelte”.

Cosa ne pensa di Lautaro Martinez? Secondo lei alla fine rimarrà all’Inter?

“E’ uno dei più forti al mondo. Ora è in crescita, fra qualche anno diventerà il più forte. Ha qualità tecniche, sa difendere palla, sa giocare a livello fisico. Deve crescere tanto ancora. Non so se rimarrà all’Inter, da quello che sento ci sono molti interessamenti dall’estero, piace a molti club. Mi auguro che rimanga qui per aiutare i nerazzurri a vincere lo Scudetto”.

Da tifoso, c’è un giocatore che comprerebbe subito per l’Inter?

“Certo: Messi! (Ride n.d.r.)”.

Eriksen riuscirà ad imporsi all’Inter?

“E’ un bravo giocatore, ma era abituato all’Inghilterra, che è un calcio diverso. Deve adattarsi meglio il prossimo anno, sicuramente ha tutte le qualità per trovarsi bene in Italia”.

La redazione di Passioneinter.com ringrazia Zé Elias per la disponibilità.

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