All’indomani della sconfitta rimediata nell’andata della semifinale di Coppa Italia contro la Juventus, la redazione di Passione Inter ha intervistato in esclusiva Massimo Paganin, ex difensore nerazzurro e opinionista di Inter Tv.
Massimo, la partita di ieri, errori individuali a parte, lascia sensazioni positive. L’Inter c’è, ha confermato di aver ridotto il gap dalla Juventus. La prestazione c’è stata, a mancare è solo il risultato…
“Assolutamente sì. La prestazione rimane e questa è la cosa più importante. C’erano due assenze importanti come Lukaku e Hakimi. La rosa dell’Inter non è ancora al livello della Juventus, la società ci sta lavorando. E’ chiaro che però ad oggi l’assenza di due giocatori come loro, in questo momento, ha inciso tanto, senza nulla togliere a chi ha giocato. L’Inter ha giocato due partite in poco tempo con la Juventus, in campionato ha vinto meritatamente mentre ieri la squadra è partita contratta. Ci sono stati due regali, dovuti dalla tensione di una partita importante. Ci stanno nel percorso di una squadra, accadono nell’arco della stagione, purtroppo è successo contro la Juventus. Nel secondo tempo la squadra è riuscita a superare le difficoltà dal punto di vista mentale, è venuta fuori molto bene e ha creato tanto. Con la Juventus non puoi pensare di creare 20 palle gol, ma il risultato poteva essere diverso. La prestazione c’è stata. Il percorso di crescita continua”.
Al ritorno Lukaku e Hakimi ci saranno, mancheranno però Sanchez e Vidal. La sensazione è che comunque la qualificazione è ancora lì alla portata dell’Inter…
“Il fattore campo non sta influendo tanto, il discorso è apertissimo. Come la Juve ha fatto risultato a San Siro, l’Inter può farlo all’Allianz Stadium. Non sarà facile perché la Juve sa come gestire certe situazioni e partite, ma l’Inter si giocherà le sue chance e può ribaltare il risultato. Ricordiamo che qualche anno fa, anche se a parte invertite, l’Inter ribaltò un 3-0. Prima Conte preparerà la gara con la Fiorentina, è una partita importante in cui bisogna dimostrare ancora una volta di essere cresciuti a livello mentale. Quest’anno l’Inter non ha mai completamente sbagliata una partita, fatta eccezione forse per quella in Champions League con il Real Madrid. E non dimentichiamo quando è iniziata la stagione per l’Inter e i problemi di inizio anno tra positivi e infortunati. Conte sta alzando tanto l’asticella e ci sta riuscendo”.
Da ex difensore, ci spieghi cosa è successo tra Handanovic e Bastoni? Le colpe sembrano essere tutte di Samir
“Sono d’accordo. Una volta mi è successa una cosa simile a Bologna. La frazione di secondo in questi casi è davvero minima, devi prendere una decisione nell’immediato. Bastoni ha invitato Handanovic a rimanere in porta in modo tale da gestire la palla e scaricarla dietro, Samir aveva già preso però una decisione e c’è stato un errore. Può capitare quando la tensione è molto alta, l’errore è di comunicazione. Entrambi però hanno messo alle spalle l’errore e hanno poi giocato come il resto della squadra”.
‘Numeri impietosi’, l’uscita di Antonio Conte su Sanchez ha fatto parecchio discutere. C’è chi rimpiange Dzeko, ma il Niño Maravilla anche ieri ha dimostrato di essere un giocatore importante
“Conte vuole solo stimare Alexis, perché può fare molto meglio. Secondo me sta facendo molto bene, nel ruolo di collegamento e di rifinitore perché ha un certo tipo di calcio e passaggio che solo Eriksen ha. Ma Conte ha arretrato Christian davanti alla difesa. Conte vuole da Sanchez solo qualche gol in più, considerando che la LuLa ha segnato più di 30 reti in stagione, il terzo attaccante deve segnare di più. Ha cercato solo di stimolarlo nel giusto modo. I numeri contano per un attaccante. Sanchez si è messo a disposizione della squadra, ha un ruolo importante, avrà la possibilità di segnare nelle prossime gare. Sono convinto perché il suo è un percorso di crescita importante”.
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