Dallo strapotere di Hakimi alla leadership di Ibra, passando dai lampi di Calha ed Eriksen: i 4 punti cruciali di Milan-Inter

INTRODUZIONE Inter-Milan, Getty Images Finalmente ci siamo: è arrivata l'ora del tanto atteso derby di Milano. Milan ed Inter si sfideranno oggi alle 15 a San Siro, in un match che determinerà non solo la supremazia cittadina, ma anche il futuro del campionato. Per analizzare più a fondo la gara, l'edizione odierna de La Gazzetta Sportiva approfondisce 4 possibili punti cruciali in cui la gara potrebbe prendere una piega piuttosto che un'altra. Eccoli qui di seguito. VAI ALLA PROSSIMA SCHEDA >>> LUKAKU vs IBRA Romelu Lukaku (Getty Images) È la principale sfida nella sfida. Romelu Lukaku e Zlatan Ibrahimovic non sono solamente i totem delle due squadre, ma sono stati anche i protagonisti nell'ultimo match, quello di Coppa Italia. I riflettori saranno puntati su di loro sia a livello mentale, nell'attesa di capire se ci saranno strascichi dopo quel che è successo qualche settimana fa, sia a livello tattico. I numeri, però, sono totalmente dalla parte di Big Rom: Sponde: 31-8; assist: 4-1; palle recuperate: 30-16; palloni giocati in area: 130-96. La speranza è che, anche oggi, queste statistiche si traducano in prestazione sul campo. VAI ALLA PROSSIMA SCHEDA >>> HAKIMI vs THEO HERNANDEZ Achraf Hakimi e Theo Hernandez, Getty Images Se quella tra Lukaku ed Ibrahimovic sarà una sfida a distanza, quella tra Hakimi e Theo Hernandez sarà invece molto ravvicinata. I due rappresentano le rispettive frecce delle squadre, e quest'oggi si ritroveranno dalla stessa parte per sfidarsi in un interessantissimo 1 vs 1. Giocatori con strapotere fisico simile, ma con caratteristiche ben diverse: il marocchino ha messo insieme 6 gol e 85 palloni giocati nell'area avversaria, mentre il francese si ferma a 4 e 57. Anche nei cross primeggia Hakimi: 75 a 37. Al contrario, nei dribbling vince il milanista: 42 a 18. VAI ALLA PROSSIMA SCHEDA >>> CONTE vs PIOLI Stefano lo psicologo contro Antonio il martello. Milan-Inter sarà anche un'affascinante sfida a distanza tra i due allenatori: curriculum diversi, idee tattiche diverse, caratteri diversi. Eppure, entrambi sono lì in alto, a contendersi i primi due posti della classifica. Pioli ha dovuto fare un po' lo psicologo con i suoi ragazzi, molto giovani e probabilmente colpiti nell'autostima dopo il ko con lo Spezia e il pareggio all'ultimo con la Stella Rossa. Conte, invece, ha motivato come sempre la squadra ma ha dovuto anche fare attenzione: la sua Inter arriva indubbiamente da favorita, ma questa condizione, in un derby, non sempre è quella ideale per affrontarlo. E i nerazzurri non possono permettersi di abbassare la tensione. VAI ALLA PROSSIMA SCHEDA >>> ERIKSEN vs CALHANOGLU Christian Eriksen (Getty Images) L'ultimo snodo cruciale sarà tra i due fantasisti. Due, perché da quando Eriksen è rientrato stabilmente nelle rotazioni, Conte sembra non poterlo più togliere dal campo. Titolare in un paio di gare da regista davanti alla difesa, il danese si è pian piano preso il ruolo di mezzala. Grande prestazione contro la Juventus, altra prova super contro la Lazio. Ed ora lo attende il Milan, contro il quale il suo ruolo sarà fondamentale per aiutare Brozovic in fase di regia, oltre che per lanciare nello spazio gli esterni e le punte. Dall'altra parte, Calhanoglu con Pioli è diventato (o ritornato) un calciatore fondamentale. Tecnicamente irrinunciabile, cresciuto anche come leader: il suo recupero è fondamentale per le dinamiche tattiche e mentali dei rossoneri. CINQUE CURIOSITÀ CHE (FORSE) NON SAI SUL DERBY >>>

Dallo strapotere di Hakimi alla leadership di Ibra, passando dai lampi di Calha ed Eriksen: i 4 punti cruciali di Milan-Inter

Simone Frizza - Autore

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